ANVM – La giornalista inglese Michela Wrong in Italia per un’inchiesta sulle violenze compiute dai coloniali francesi.

Ciotti e Wrong


Ciotti (presidente ANVM) “La ringrazio per l’attenzione e la professionalità. Anche lei è stupita dal fatto che su queste violenze sia sceso il silenzio.”

Ieri mattina, 27 giugno, a Roccagorga (LT), presso la sede dell’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, il presidente nazionale Emiliano Ciotti ha ricevuto la giornalista e scrittrice inglese Michela Wrong che lo ha intervistato sul fenomeno delle cosiddette “marocchinate”.

Durante l’intervista, durata circa quattro ore, Ciotti ha fatto un excursus storico molto approfondito, mostrando i principali libri sull’argomento e molti documenti e fotografie reperiti presso archivi pubblici e privati. Inoltre, ha illustrato l’attività di ricerca storica svolta dal sodalizio e il sito www.marocchinate.org che contiene l’atlante delle violenze compiute dai soldati alleati in Italia.

La giornalista, che parla benissimo l’italiano e che nei prossimi giorni visiterà i luoghi del fronte di Cassino, durante una vacanza sull’isola d’Elba è venuta a conoscenza casualmente delle violenze compiute dai coloniali francesi.

La Wrong è stata collaboratrice dell’agenzia di stampa Reuters, dell’emittente pubblica britannica BBC e del quotidiano economico Financial Times, e per venti anni ha scritto libri e articoli sull’Africa.

“Ringrazio Michela Wrong per l’attenzione che ha dimostrato verso la nostra associazione – ha detto Emiliano Ciotti, presidente dell’ANVM – è stato un onore riceverla presso la sede del nostro sodalizio. È rimasta stupita del fatto che in Italia non si parli di questo stupro di massa, un evento tragico e importante della seconda guerra mondiale.

Le ho segnalato i principali autori sull’argomento, Massimo Lucioli e Silvano Olmi che sono nostri soci. Inoltre, ho portato validi argomenti che sfatano il mito della pugnalata alle spalle, cioè dell’entrata in guerra dell’Italia contro la Francia. Un mito che resiste da 80 anni e che viene usato per tentare di giustificare gli orrendi crimini compiuti dai magrebini francesi ai danni della popolazione civile italiana.”

ANVM, associazione nazionale vittime delle marocchinate

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