Anche la Svizzera conta i “nuovi poveri”

Keystone / Gaetan Bally
Un numero crescente di persone in Svizzera è classificato come “working poor”, ovvero vive sotto la soglia di povertà pur svolgendo un’attività lavorativa.
I nuovi dati dell’Ufficio federale di statistica (UST), relativi al 2023, mostrano che la percentuale di working poor è cresciuta, raggiungendo il 4,4% (contro il 3,8% del 2022), benché il tasso di povertà complessivo sia rimasto stabile all’8,1%.
La soglia di povertà si basa sugli standard della Conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione sociale (CSIAS). Nel 2023, la soglia corrispondeva a entrate di 2’315 al mese per una persona sola e di 4’051 franchi per per una coppia con due figli..
Nel 2023, era il 6,3% della popolazione a vivere in economie domestiche con almeno due tipi di arretrati, ossia fatture non saldate in tempo nell’arco di 12 mesi per motivi finanziari. Nel 2022, invece, questa situazione concerneva solo il 4,8%. Si è così tornati quasi al livello del 2019 (7%).
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