All’iniziativa “Campagna Amica” organizzata dalla Coldiretti a Borgo San Lorenzo hanno partecipato anche le scuole

Uno studente del liceo Giotto Ulivi spiega la filiera ai ragazzi

La manifestazione dal titolo “FuoriFiera in Fiera” rientra nell’ambito della Fiera Agricola Mugellana allestita al Foro Boario.

Un’iniziativa coinvolgente ed estremamente adatta ai bambini della scuola primaria è stata organizzata dalla Coldiretti, venerdì 24 settembre, presso l’antico monastero di Santa Caterina, a Borgo San Lorenzo. L’evento ha visto la partecipazione di diverse classi della scuola primaria del capoluogo. La manifestazione dal titolo” FuoriFiera in Fiera” rientra nell’ambito della Fiera Agricola Mugellana, la kermesse dedicata all’agricoltura che si svolge al Foro Boario. Allestita nell’orto, che un tempo le suore curavano per il loro sostentamento, l’iniziativa ha visto diversi momenti didattico- educativi interessanti e giocosi durante i quali le classi, a rotazione e seguendo tutte le norme di sicurezza anti-Covid, hanno partecipato entusiaste. La prima attività presentata, ha visto quattro giovani socie della coperativa sociale “L’Abbaino” di Firenze: Lara, Sandra, Eleonora e Chiara che hanno parlato, nell’ambito del Progetto “Laboratorio Educazioni alla Pace”, di ambiente, ecosostenibilità e piante, mostrando libri illustrati e facendo odorare alcune erbe aromatiche ai ragazzi che poi hanno potuto realizzare, con la tecnica del frottage, un disegno sulle piante officinali da inserire in un eventuale cartellone da realizzare in classe.

LE MANI IN PASTA

In seguito i giovani studenti hanno vissuto un momento molto coinvolgente, poiché divisi in piccoli gruppi, hanno potuto lavorare la farina, dopo averla vista macinare da una volontaria, per realizzare una piccola pagnotta da portare a casa insieme ad un attestato di partecipazione al laboratorio “Le mani in Pasta“. “E’ stato bellissimo!” ha commentato una bambina di quinta che teneva con molta cura il suo piattino con la pasta di pane.

LA BIRRA FATTA CON IL PANE

Ma l’avventura non era ancora terminata, dopo aver lavato le mani i ragazzi hanno potuto ascoltare uno studente del liceo Giotto Ulivi che ha spiegato cosa fosse la filiera dei prodotti mugellani presentando quelli realizzati nel territorio e spiegando l’importanza di evitare gli sprechi, al riguardo lo studente ha portato come esempio il pane mugellano che ha una lievitazione di 24 ore e con il quale, quando è secco, oltre al pangrattato si può realizzare anche… la birra! Nell’ultimo stand, quello del Giotto Ulivi, alcuni studenti e la loro docente hanno presentato un gioco, il Memory, un po’ diverso dal solito, infatti nelle carte erano disegnate delle erbe aromatiche. Al termine del gioco i bambini hanno ricevuto un piccolo premio, un’antica ricetta toscana inserita in una pergamena arrotolata.

IL TOUR DEL MONASTERO

Prima di terminare l’attività i ragazzi hanno potuto effettuare un bellissimo tour all’interno del monastero di clausura che è stato presentato degli studenti del Giotto Ulivi, che come guide turistiche specializzate hanno illustrato, con dovizia di particolari, i restauri effettuati alla struttura del convento risalente ai primi anni del 1500, la vita delle suore, la regola del silenzio che vigeva anche durante i pasti, la lettura della vita dei santi che avveniva nel terrazzino sopra il refettorio da parte di una sorella, introducendo poi i bambini, affascinati dalla storia, all’interno dell’antico refettorio, perché si rendessero conto di quanto avevano ascoltato e potessero osservare i dipinti lì esposti.

CURIOSITA’

Le suore domenicane in regime di clausura sono vissute nel monastero di Borgo San Lorenzo fino al 1971. La storia del monastero comincia il 20 gennaio 1516 , quando papa Leone X , in una sua bolla, ne autorizza l’istituzione assecondando la richiesta del pievano Damiano Manti di Imola. Da tempo nel contado mugellano mancava un istituto religioso femminile e il Manti volle che fosse associato alla pieve per consentire la cura della chiesa che era molto trascurata. Due suore del monastero di Santa Caterina di Firenze formarono le novizie, le quali due anni dopo fecero la professione solenne dei tre voti di povertà, obbedienza e castità, secondo la regola dell’Ordine domenicano.

Francesca Lippi

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