Cagliari: Preoccupazione neotrapiantati per trasformazione semintensiva di Chirurgia generale. L’Associazione Prometeo scrive alla Dirigenza

facciata dell'ospedale Brotzu di Cagliari

Volentieri pubblichiamo la lettera che l’Associazione Prometeo, da anni impegnata nel sostegno ai trapiantati o futuri tali, invia alla Dirigenza dell’ospedale G. Brotzu di Cagliari, augurandoci che la preoccupazione esternata nella lettera possa trovare quanto prima una risposta fattiva e rassicurante per tutti loro. Restiamo in attesa di conoscere gli sviluppi di questa vicenda che ci interessa molto.

Associazione Italiana Trapiantati di Organi
Delegazione regionale sarda A.I.T.F.
Sede: via Montanaru n. 105 – 09047 Selargius
Ass. con personalità giuridica di diritto privato
Iscritta al Registro unico nazionale del Terzo settore
Selargius, 30/06/2023
Prot. N° 22– U/06/om/
Gent.ma dott.ssa Agnese Foddis Direttrice generale Arnas “G. Brotzu”
Gent.mo dott. Raimondo Pinna Direttore sanitario Arnas “G. Brotzu”
Oggetto: assistenza neotrapiantati


Gentilissimi,
abbiamo saputo da più fonti che riteniamo molto attendibili che i lavori per la trasformazione della semintensiva della Chirurgia generale in intensiva dedicata ai trapiantati non sono ancora terminati e che, anzi, ci vorranno ancora altri mesi per ultimarli. Tale notizia ci ha stupiti e impensieriti visti i grandi disagi che da tanto tempo stanno affrontando pazienti e operatori sanitari. A impensierirci maggiormente, però, è un’altra notizia che ci è stata data, ossia che, in attesa della conclusione dei lavori, i rianimatori della TIPO dovrebbero essere distaccati dalla Chirurgia generale. Se quanto riferito fosse vero, vorremmo capire a quale struttura sarebbero destinati questi operatori sanitari che, con fatica e impegno, si sono specializzati nell’assistenza ai neotrapiantati. Soprattutto, però, vorremmo capire in quali forme si svolgerebbe l’assistenza a questi ultimi. Se, cioè, verrebbero trattenuti nella Rianimazione “generalista” (dove – è inutile nascondercelo – sono più esposti al rischio di infezioni) o se, dopo una breve sosta in questo reparto, sarebbero trasferiti direttamente in reparto al 7° piano, come sta avvenendo ora in quanto i locali della semintensiva sono inagibili per via dei lavori di trasformazione. Nel secondo caso, vorremmo anche sapere chi dovrebbe prestare loro assistenza, posto che i rianimatori della TIPO non sarebbero più in servizio in questa struttura. Non è certo necessario che Vi ricordiamo quanto un neotrapiantato sia fragile oltre che bisognoso di supporto specializzato e possibilmente di ambienti sterili in cui stare. Necessità che, in tempi recentissimi, ho avuto modo di toccare di nuovo con mano mentre ero ricoverato in compagnia di nuovi “colleghi”.
Per tali ragioni, riteniamo fondamentale che, visti gli attuali problemi logistici, sia almeno garantita la permanenza dei neotrapiantati al 7° piano con l’assistenza specializzata dell’attuale personale sanitario del Centro trapianti, inclusi i rianimatori della TIPO.
Aggiungiamo a questa richiesta l’invito a rafforzare i tre Centri trapianti, in particolare, dotandoli di ulteriore personale medico e infermieristico.
Vorremmo, inoltre, cogliere l’occasione per esprimerVi la nostra posizione favorevole alla realizzazione della piastra tecnologica per l’emergenza-urgenza e, in generale, al rafforzamento degli ospedali preesistenti (possibilmente con anche il rientro del Microcitemico sotto la guida dell’Arnas “G. Brotzu”). Non siamo contrari a costruire nuovi ospedali purché, nel frattempo, quelli già operanti siano messi in condizioni di lavorare al meglio delle loro potenzialità.
Ci farebbe piacere poterVi incontrare per esaminare serenamente e di persona con Voi tali questioni.
In attesa di un Vostro cortese riscontro, Vi porgiamo i nostri più cordiali saluti
IL PRESIDENTE Giuseppe Argiolas

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