27 gennaio giornata della memoria PROGETTO EUTANASIA

 

 

 

 

– Il programma di sterminio delle persone con disabilità fu il punto di arrivo di un percorso avviato con la diffusione di teorie che sostenevano l’utilità dell’eliminazione coatta delle vite ‘non più degne di essere vissute’: a queste formulazioni si ispirò il nazismo quando varò nel 1933 la legge sulla sterilizzazione dei disabili con malattie ritenute ‘ereditarie’ (cretinismo congenito, mongolismo, schizofrenia, psicosi maniaco-depressiva, epilessia, corea, cecità, sordità, gravi malformazioni fisiche; inoltre poteva essere sterilizzato anche chi soffriva di alcolismo acuto). Pochi anni dopo, nel 1935 varò la legge sulla cosiddetta ‘salute coniugale’ che vietava i matrimoni tra persone con disabilità con la motivazione di ‘preservare la purezza della razza’.

– La prima fase dell’operazione ‘eutanasia’ aveva come obbiettivo l’eliminazione dei bambini con disabilità: il 18 agosto 1939 il ministero degli Interni emana un decreto che impone l’obbligo di dichiarazione da parte dei medici e delle ostetriche di neonati e bambini con forme diverse di disabilità, che venivano successivamente internati in appositi istituti: nel periodo di tempo (agosto 1939-agosto 1941) in cui si realizzò tale ‘programma’ vennero eliminati circa 5000 bambini tedeschi morti sia per inedia che per somministrazione di farmaci (sedativi e sonniferi).

– Il 15 ottobre 1939 fu avviato da Hitler in persona l’Operazione T4, che stava per Tiegartenstrasse 4, il luogo di Berlino in cui avevano sede centrale le attività di organizzazione dell’Operazione.
– Le ‘Case di cura e assistenza del Reich, denominazione che nascondeva il reale compito di tali istituti, vale a dire l’eliminazione di disabili adulti, furono complessivamente 6 in tutta la Germania.
Nel periodo di tempo (ottobre 1939-agosto 1941) in cui venne attuato tale ‘Programma Eutanasia’ vennero uccise più di 90.000 persone adulte con disabilità nei cui confronti si sperimentarono e collaudarono per la prima volta le più sbrigative camere a gas, anticipando così l’orrore della Shoah.

IL PROGRAMMA EUTANASIA COME LA STERILIZZAZIONE COATTA DEGLI “IMPURI DI RAZZA ARIANA” COSTITUISCONO DUNQUE PROVE GENERALI DEL FUTURO STERMINIO DEGLI EBREI. IL REICH INTENDEVA ELIMINARE LA “DIVERSITA’” DALL’EUROPA, ANCHE QUANDO AD ESSERE DIVERSI ERANO TEDESCHI CON DISABILITA’ ED HA TROVATO PER QUESTO ZELANTI COLLABORATORI TRA PERSONE DI SCIENZA E CULTURA DELLA GERMANIA NAZISTA.

– Dopo la sua formale sospensione (agosto 1941) in realtà l’Operazione T4 proseguirà secondo procedure che comportavano un controllo meno diretto degli organismi centrali del regime nazista che di fatto lasciano ampi spazi di manovra alle autorità locali attraverso strumenti meno vistosi: la morte per inedia o tramite i farmaci. Al maggio 1945 risultano circa trecentomila le vittime di queste diverse modalità di eliminazione
– La selezione degli individui da eliminare a causa di una loro disabilità proseguirà all’interno di tutti i campi di sterminio nazisti.

ANCHE QUEST’ANNO LA FISH PIEMONTE RITIENE DOVEROSO RICORDARE QUESTO PEZZO DI STORIA, RENDENDO OMAGGIO, CON IL RICORDO E L’AZIONE, ALLE VITTIME DEL “PROGRAMMA EUTANASIA”

OCCORRE CHE TUTTI, SINGOLI CITTADINI E PUBBLICI POTERI SI IMPEGNINO, CIASCUNO NEL PROPRIO AMBITO DI INTERVENTO AFFINCHE’:

• Vengano annullate tutte quelle forme di discriminazione che ancora oggi rendono troppo spesso le persone con disabilità ‘cittadini con minori diritti’.
• Le persone cosiddette ‘diverse’ acquistino pieno diritto di cittadinanza, ovunque.
• La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità in tutte le sue parti venga rispettata.

Nella foto il castello di Hartheim, un centro di sterminio parte del programma eutanasia, dove si uccidevano le persone affette da disabilità fisiche e mentali con il gas e iniezioni letali. Hartheim si trova in Austria.

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