Al via “Per la Grande Guerra” di Aula 39

progetto Per la Grande Guerra di Aula 39

progetto Per la Grande Guerra di Aula 39Si parte!

Domani, 30 settembre 2016, partirà da Laconi, al CineTeatro Fabrizio De Andrè, il lungo viaggio del progetto culturale e teatrale “Per la Grande Guerra”, realizzato in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale. Gli spettacoli e le letture teatrali, prodotte dall’associazione Aula39, e con il sostegno della Fondazione di Sardegna, saranno presenti in ben 13 comuni della Sardegna. Coinvolte le varie amministrazioni comunali, insieme alle Biblioteche e Scuole Pubbliche. Si rappresenterà inoltre a Giba, Iglesias, Marrubiu, Monserrato, Nuoro, Pula, Samassi, San Gavino Monreale, Sarroch e Selargius. Il circuito toccherà pure Sassari, Cagliari e Quartu Sant’Elena grazie al contributo organizzativo di alcune associazioni culturali e privati. In scena, Gaetano Marino

“Per La Grande Guerra” è pure presente in rete, dove si potranno trovare ai seguenti indirizzi web le produzioni in audio-podcast (scaricabili gratuitamente) di alcuni lavori.

 

Sei novelle di Luigi Pirandello per la Grande Guerra
http://quartaradio.it/luigi-pirandello-per-la-grande-guerra-sei-novelle/

 

Achille vs Ettore, Libro 22° – Iliade, Omero
http://quartaradio.it/achille-vs-ettore-il-duello-dalliliade-di-omero-per-la-grande-guerra/

 

Alla più bella, nascita e sorte della città di Troia
http://quartaradio.it/alla-piu-bella-nascita-e-sorte-della-citta-di-troia/

 

IL PROGETTO

Il teatro, come tutta l’arte in genere, non è la vita, bensì, esso si occupa della vita.

Ecco quindi che, oltre le doverose e necessarie collocazioni di tempo e luogo, si può accostare la “Grande Guerra” alla Guerra di Troia; come forse a tutte le guerre accadute nei tempi del mondo.

Nasce così “Alla più bella”, storia di una guerra. Un racconto attraverso parola e immagini, a cura di Gaetano Marino. Vi stanno in questo conflitto gli stessi elementi e le medesime condizioni che inducono l’uomo ad eliminare altro uomo. Prepotenza, ingordigia, vanità, alleanze, corruzione, intrighi, saccheggi, ferocia, orgoglio, orrore, onore, inganno, tragico fato e morte.

Il mito e l’artifizio furono creati dagli uomini sulle proprie paure, si sa, con lo scopo di affrontarle, e tentare di superarle di fronte all’indefinibile destino; perciò in ogni tempo il mito si ripete, si fa rito in una moltitudine di uomini con lo scopo di condividere uno stato emotivo principe: la speranza.

Il mito-racconto dunque, trasmette paura e attesa in un dolore immaginifico, e unisce: catarsi.

Una guerra terribilmente vera di sangue no, non può unire, essa non è mai simile alle altre, e soprattutto, una volta cominciata nessuno può prevederne il tempo della fine.

Vi è poi l’idea di una letteratura affine alla tragedia della guerra, che attraverso la scrittura e l’artifizio dell’immaginario, racconta e coinvolge fortemente.

Ecco la scelta su una novella di Luigi Pirandello, Berecche e la guerra, dove troviamo alcuni riferimenti storici e sentimentali direttamente conducibili all’esperienza di vita dello stesso scrittore siciliano (ebbe due figli coinvolti nel primo conflitto mondiale).

Messa in voce di Gaetano Marino.

 

Questi gli interventi:

 

ALLA PIU’ BELLA – STORIA DI UNA GUERRA

nascita e sorte della città di Troia

parole e immagini a cura di Gaetano Marino

durata: 60 minuti

I soldati della Grecia, capitanati da Agamennone e Menelao, partono per la guerra. Combatteranno contro i “rapinatori” della donna più bella del mondo, portata via da Paride, il principe Troiano. Ma quale fu davvero il principio di tutto, quali eventi determinarono l’intreccio che portarono alla morte migliaia e migliaia di soldati?  La storia partirà proprio dalla prima causa: una parola non mantenuta, una menzogna; viaggerà tra inganni, tradimenti e crudeltà per poi transitare attraverso la discordia, l’ambizione e la vanità di tre dee: Afrodite, Atena ed Era. Infine, si scopriranno le gelosie, le invidie, i capricci, i sacrifici, il dolore e l’onore di eroi, comandanti, soldati e non ultimi gli dei, che accompagneranno la narrazione nelle vicende e nei misteri del mito, per approdare infine sulle sponde della terra di Ilio.

 

BERECCHE E LA GUERRA

di Luigi Pirandello

Adattamento lettura teatrale e messa in voce di Gaetano Marino

Durata: 60 minuti

Berecche e la guerra è una implacabile rappresentazione del malessere e delle alterazioni causate dalla guerra in generale, dalla Grande Guerra in particolare. Un dramma rappresentato con tempi e luoghi diversi, nel quale la conflittualità è all’esterno ed all’interno, tra persone, personaggi e forma, che rappresentano una trappola/prigione inevitabile e feroce per ciascun individuo.

Pirandello rappresenta qui, più che mai, la crisi dell’uomo moderno, l’assurdità delle convenzioni sociali, false e deludenti, innestando una riflessione – che ancora continua – sulla conflittualità tra uomo, società e ragioni della politica.

Lo scrittore Girgentino denuncia con forza la tragicità immensa della guerra che colpisce nell’intimo ogni essere, scatenando passioni del tutto irrazionali e sentimenti spesso contrastanti, dove la natura umana risulta assente. Pirandello stesso ne era stato coinvolto quando i figli Stefano e Fausto vennero inviati al fronte e il primo cadde prigioniero degli austriaci nel lager di Mauthausen.

“No: questa non è una grande guerra; sarà un macello grande, una grande guerra non è perché nessuna grande idealità la muove e la sostiene. Questa è guerra di mercato: guerra d’un popolo bestione, troppo presto cresciuto e troppo faccente e saccente, che ha voluto aggredire per imporre a tutti la sua merce e, bene armata e azzampata, la sua saccenteria.”

 

 

Fonte Ufficio stampa Associazione Culturale Aula39

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