XFactor abbandona mamma Rai, grande successo su Sky1

di Giusy Chiello

 

Il fattore X, quell’incognita di cui non si conosce il valore e che è difficile da trovare. Questo quello che ricerca in termini musicali il programma XFactor, il talent-show dedicato a voci emergenti che combattono tra di loro per eccellere nelle loro doti vocali. Quest’anno il programma, da sempre andato in onda in Rai cambia domicilio e si trasferisce nella Pay-tv. Ieri sera infatti su Sky1 è andata in onda la prima puntata del programma canoro presentato da Alessandro Cattellan e che ha visto protagonisti nel ruolo di giudici Elio, Morgan, Simona Ventura e la giovane new entry Arisa.

Una versione apparentemente fedele a quella di mamma Rai ma che vede una conduzione, quella di Cattellan, molto più sicura e precisa del suo predecessore Facchinetti e una giuria che non fa rimpiangere la storica Mara Maionchi, ormai trasferitasi in quel di Mediaset.

Una serata all’insegna dell’ottima musica, grazie alle performance di questi giovani talenti tutti uno diverso dall’altro e molto interessanti.

Questo programma nelle passate edizioni ha spianato la strada a giovani promesse come Marco Mengoni e alla ormai famosissima Giusy Ferreri e quest’anno, visti i talenti in gara le possibilità di carriera per loro sono davvero tante.

La Rai ancora una volta, come accaduto in passato con Santoro per esempio, perde uno spettacolo che in questa nuova edizione sta avendo grandi consensi.

Lo share del programma, infatti, è risultato pari a quello dell’anno scorso con una differenza sostanziale però, che il pubblico di Rai2 è di gran lunga più ampio di quello di Sky, quindi il XFactor di quest’anno ha avuto in media più consensi.

Il successo del programma non va solo al live andato in onda alle 21.30 ma anche all’extra: una sorta di dopo festival iniziato con un tweet inviato da Fiorello per complimentarsi con lo staff della trasmissione.

Fu proprio Fiorello il primo ad addentrarsi nel mondo di Sky con il suo Fiorello Show e sarebbe toccato anche al grande Mike Bongiorno se la vita non gli fosse stata contro.

Sempre più professionisti scelgono di collaborare con questa nuova gestione televisiva che si contrappone al classico modo di fare intrattenimento.

Una caratteristica molto interessante del programma è stata la sua attualità: l’utilizzo di facebook, tweetter e di altri mezzi di comunicazione ha reso partecipe ancor di più lo spettatore che rivive ciò che già Plauto faceva durante le sue commedie, il meta teatro, il teatro nel teatro, dove anche gli spettatori diventano protagonisti. Un ritorno all’arte del passato con l’utilizzo dei media di nuova generazione.

In attesa che la trasmissione porti alla ribalta altri grandi personaggi musicali ci complimentiamo con lo staff di questa nuova edizione che ha valorizzato il programma in uno scenario nuovo ma che non ha nulla da invidiare alla televisione pubblica.

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