L’angolo della poesia: “Vidi un soldato” di Mariapia Crisafulli

Con la poesia che ci propone oggi, Mariapia Crisafulli ci invita a riflettere non solo sul dramma della guerra, ma anche sul fatto che la realtà non è un quadro in bianco e nero.
Prima di lascarvi alla lettura di questi versi, vi ricordiamo che potete sempre inviarci le vostre poesie a info@ilmiogiornale.org
Vidi un soldato
Vidi un soldato,
l’altra notte,
vidi un soldato nemico
che piangeva sotto il cielo.
Era lontano dagli altri
e in quel gemito,
da solo,
riprendeva le vesti d’un uomo.
Forse pensava alla sua donna,
forse contava gli elmi sotto di lui caduti,
forse sognava casa,
forse invocava la pace…
io non so che sapore avessero le sue lacrime,
ma provai pena per lui,
per quella sorte amara a cui doveva tener fede.
Era un tenente,
riconobbi i suoi gradi quando raccolse la giacca da terra,
quando si asciugò le lacrime
e ritrovò un’espressione da bestia inferocita
diretta sul fronte.
Chissà quanto costava quella viltà celata,
mi chiesi,
chissà quanto dolore provava
al pensiero d’esser carnefice.
Chissà quante volte era già morto,
pur essendo rimasto vivo…
Guardò le stelle per l’ultima volta,
-era l’ultima di altre mille
ai suoi occhi, in quei mesi-
e si mosse verso il campo di grano:
doveva mancar poco alla battaglia.
Lo vidi andar via,
quel soldato,
volevo rincorrerlo,
dare un nome al suo volto
e una speranza al suo nome,
ma non ne ebbi il coraggio.
Era un soldato nemico,
mi dissi,
o solo un uomo dalla diversa divisa
che andava a morire con la morte nel cuore
e già impressa negli occhi.
Vidi un soldato,
l’altra notte,
era un uomo
che al cielo volle chiedere perdono.
“riprendeva le vesti d’un uomo” Mariapia ci regala versi avvolgenti, versi lineari che nella loro corsa poetica mostrano tutta la fragilità dell’essere umano, sempre desideroso di volgere lo sguardo verso il cielo per ritrovare quiete nella scia luminosa di una stella distratta. Grazie, Mariapia!
L’angolo della poesia… c’è!
A presto con voi tutti.
ciao, Lucia