Teatro Sicilia: “Casa Teatro” presenta “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

Domenica 30 giugno alle 21.30, nei locali dell’Arsenale delle Apparizioni di Casteldaccia, si potrà assistere allo spettacolo teatrale Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, di Rosamaria Spena ed Enrica Volponi, liberamente ispirato al racconto di Luis Sepulveda.

Si tratta del saggio di fine corso del Laboratorio GiocaTeatrando junior 2012/2013 di Casa Teatro, che vede 16 bambine dai 7 ai 10 anni, con la partecipazione di un’allieva più grande (Silvia Palazzotto), mettere in scena, con la regia di Enrica Volponi, la storia di una gabbianella appena nata e di un gatto che si prende cura di lei.

La vicenda narra di una giovane gabbiana che, in fin di vita, incontra, poco prima di deporre il suo uovo, un gatto del porto. La gabbiana Kengah chiederà al gatto Zorba di non mangiare il suo uovo, di prendersene cura e di insegnare a volare al piccolino che nascerà. Zorba dovrà fare i conti con la sua coscienza, con l’impegno preso con Kengah e con la gestione di un piccolo pulcino femmina che, nel frattempo, lo considera la sua mamma. Grazie all’aiuto degli altri gatti del porto e  malgrado qualche piccolo ostacolo, Zorba riuscirà a proteggerlo e a farlo crescere. Sarà un essere umano, però, ad aiutare Zorba e i suoi amici ad insegnare alla piccola gabbianella Fortunata a spiccare il volo. Greta, la ragazza a cui scelgono di affidarsi è davvero speciale: ama la poesia, adora scrivere e leggere ma soprattutto sa volare con la mente. Nessuno meglio di lei potrà far comprendere a Fortunata, un po’ spaventata, che “vola solo chi osa farlo”.

“Il racconto di Sepulveda, che noi abbiamo liberamente ritoccato e reso teatrale – spiega Enrica Volponi– mi ha suggerito una trama perfetta per le piccole allieve del corso junior di Casa Teatro, in quanto risulta essere perfettamente in linea con i principi e i valori che impartiamo ai più piccoli. Un vero e proprio “gioco di squadra” che ha fatto riscoprire alle giovani allieve l’abilità di inventare, di imitare, di giocare con il proprio corpo e la propria voce,  oltre che, riflettere, attraverso l’improvvisazione di personaggi, su quello che fa parte della vita e del mondo, senza bisogno di ricorrere alla tecnologia, ma semplicemente partendo da se stessi e dalle proprie sensazioni. Sono stati rappresentati –continua la regista- temi quali la capacità di accettare il diverso, la solidarietà nei confronti di chi è in difficoltà e il coraggio che, spesso, serve ad affrontare sfide apparentemente insuperabili.”

Lo spettacolo Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, con ricerche musicali di Federico Arnone e attrezzeria di scena a cura di Chiara Scirè (allieva di Oltre il Sipario), chiude il secondo anno del laboratorio teatrale GiocaTeatrando junior, che ha incrementato il numero di allievi da 7 (primo anno) a 16 (secondo anno).

“Ci auguriamo che il prossimo anno- dichiara la Volponi- gli allievi siano ancora di più, perché vorrà dire che nell’epoca delle grandi crisi, delle grandi difficoltà e della grande stanchezza, alcuni adulti avranno ancora voglia di scegliere, per i propri figli, qualcosa che permetta loro di “sognare”. Speriamo soprattutto –conclude Enrica- che i bambini scelgano, ancora una volta, di far parte di un mondo, quello del Teatro, che ha sempre più fame di nuove generazioni per difenderlo, sostenerlo e rinnovarlo.”

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