Teatro Palermo, identità internazionale e contemporanea per la 45° stagione del Teatro Libero

di Giusy Chiello

 

“Ci sono delle storie di Palermo che sono importanti, che le hanno dato una caratterizzazione particolare, una di queste realtà è il Teatro Libero”.

Queste le parole di Francesco Giambrone, assessore alla cultura del Comune di Palermo, che ieri ha presenziato alla conferenza stampa della 45° stagione del Teatro Libero.

A presentare la nuova rassegna il direttore e regista Beno Mazzone e Lia Chiappara, regista permanente del teatro.

Anche quest’anno il teatro di Salita Partanna, in prossimità di piazza Marina, proporrà un calendario che rispecchia la sua identità, che ha come caratteristiche fondamentali la dimensione internazionale e la contemporaneità. Un programma che rispetta l’intelligenza del pubblico, a detta degli organizzatori, scegliendo di non far comparire nomi televisivi e non facendo scelte commerciali.

Il Teatro Libero Incontroazione /Stabile d’Innovazione, infatti, valorizzerà questa identità grazie alle sinergie e le collaborazioni internazionali con importanti e prestigiose agenzie culturali straniere: l’Agenzia Culturale del Québec, La delegazione del Québec a Roma, Il Governo del Québec, la Regione della Catalunya, l’Institut Ramon Llull, il Ministero della Cultura Spagnola, oltre all’Instituto Cervantes e all’Institut Français di Palermo. Protagoniste, inoltre, le produzioni palermitane e altre compagnie italiane di nuova drammaturgia.

L’Anteprima di questa rassegna vedrà in scena una prima ed esclusiva nazionale “Apple Love” di Iker Gomez dell’omonima compagnia con sede a Madrid, e “La Commedia degli Errori” di William Shakespeare, nell’adattamento e regia di Lia Chiappara, produzione Teatro Libero di Palermo.

La stagione vera e propria si aprirà il 25 ottobre con un appuntamento col circo contemporaneo di Montreal che presenterà “Les Parfaits Inconnus” di Sylvain Dubois  e Yann Bochud.

Il calendario di questa edizione, poi, presterà attenzione anche al teatro del Novecento mettendo in scena “Nella Giungla delle Città” di Bertolt Brecht per la regia di Lia Chiappara e “Dopo Teatro /Bobby Fischer vive a Pasadena” di Lars Norèn (in prima nazionale) per la regia di Beno Mazzone.

Ad aprire la stagione parallela dedicata alle famiglie sarà “Cenerentola”, testo e regia di Luca Mazzone. Tra gli altri allestimenti di questa rassegna, che affianca la principale,  “Le meraviglie nel paese di Alice” da L. Caroll, progetto e regia di Santi Cicardo e “Münchhausen” liberamente ispirato alle avventure del Barone di Münchhausen, progetto e regia di Lia Chiappara.

Tra gli appuntamenti di drammaturgia contemporanea spicca “Alla Meta” di Thomas Bernhard, per la regia di Walter Pagliaro con Micaela Esdra.

Il cartellone mattutino per le scuole che si aprirà con un importante e prestigioso ritorno di Adriana Innocenti e Piero Nuti con uno spettacolo su Verdi, “VIVA VERDI” di Sandro Cappelletto, drammaturgo e musicologo italiano, vedrà tra i protagonisti una proposta in lingua francese, in collaborazione con Institut Français di Palermo, “Le Médecine Malgré lui” di Moliere del Théâtre de L’Eventail di Orleans.

Un importante appuntamento di quest’anno sarà quello dedicato alla poesia che omaggerà l’arte di Friederich Hölderlin e Emily Dickinson.

Particolare attenzione va data anche a “WAD RAS”,  uno spettacolo di danza presentato dalla compagnia Increpaciòn Danza di Barcelona, che proporrà una creazione che ha come filo conduttore l’universo femminile del carcere di Barcelona, che diventa qui un’immagine reale e riconoscibile, un microcosmo dove è presente il suono del flamenco, in situazioni universali evocate attraverso una danza forte e passionale.

La presenza alla conferenza stampa di ieri dell’assessore alla cultura, appartenente all’amministrazione Leoluca Orlando, ha voluto essere l’inizio di un rapporto di collaborazione tra il Comune e la realtà del Teatro Libero, anche se al momento i fondi palermitani non permettono un sostegno economico. L’obiettivo che si pone Giambrone è quello di un futuro più roseo, che possa portare a risparmiare e non sperperare, in modo da dar luce a quello che rappresenta davvero la cultura del luogo.

Elaborazione grafica: Giusy Chiello

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *