Talk show Rai, ascolti a ritmo bunga bunga

Dati Auditel alla mano, il 2011 è iniziato alla grande per i talk show Rai del prime time. Annozero, Ballarò e Che Tempo Che Fa hanno conosciuto a gennaio e febbraio un incremento di spettatori senza precedenti, quasi certamente figlio, oltre che della consueta professionalità di conduttori, ospiti e tecnici, degli scandali che hanno coinvolto il Premier da inizio gennaio (noti ormai alla cronaca come ‘Ruby Gate’), che evidentemente hanno indignato, divertito o comunque interessato il grande pubblico.

Il ritorno dalle vacanze natalizie ha visto un lento assestamento del normale palinsesto televisivo, con Che Tempo Che Fa primo talk show Rai a tornare alla sua normale programmazione. Domenica 2 gennaio il programma condotto da Fabio Fazio raduna davanti alla TV 4.140.000 telespettatori e la domenica successiva, ospitando il governatore della Puglia Nichi Vendola, raggiunge 4.439.000 persone.

Martedì 11 gennaio scalda i motori anche Ballarò, con 4.294.000 telespettatori. Floris supera per una volta Santoro, che due giorni dopo con Annozero appassiona 4.225.000 telespettatori. Si giunge così a venerdì 14 gennaio: Corriere.it anticipa la notizia, subito ripresa dal TGla7, che Silvio Berlusconi risulta iscritto nel registro degli indagati per il ‘Caso Ruby’.  È l’inizio dell’effetto bunga bunga sugli ascolti Rai.

Che Tempo Che Fa di domenica 16 gennaio con ospite in studio Gianfranco Fini sale a 4.936.000 telespettatori, ripetendo il risultato anche domenica 23, con ospite Emma Mercegaglia. Il 30 gennaio si supera il traguardo dei 5.000.000 di telespettatori con Pier Ferdinando Casini, e per quasi tutte le puntate di febbraio il talk show ideato dalla Endemol (Gruppo Mediaset) non scenderà più al di sotto di tale soglia, spingendosi il 13 febbraio al picco di 5.158.000 telespettatori, con ospite il Ministro dell’Interno Maroni.

 

Che Tempo Che Fa è prevalentemente un talk show culturale, ma gli ospiti di assoluto rilievo politico e la satira caustica della bravissima Luciana Littizzetto lo avvicinano all’approfondimento politico, genere presidiato da Annozero e Ballarò.

Proprio i dati di ascolto dei due talk show più squisitamente politici suggeriscono che probabilmente il ‘Ruby Gate’ è stato vissuto dagli spettatori non tanto come fatto di attualità, o addirittura di gossip, quanto come scandalo politico-giudiziario: l’audience della seconda puntata 2011 di Ballarò, il 18 gennaio, sale di ben 1.300.000 telespettatori, a 5.607.000 spettatori unici. Un dato record per il talk show della terza rete, che per tutto il corso di gennaio e febbraio si manterrà anch’esso sopra la soglia dei 5.000.000, eccetto la puntata del 15 febbraio quando, contro il Festival di Sanremo, scende a 4.370.000 telespettatori.

 

Ma è Annozero a confermarsi il primo programma di approfondimento politico in Italia. Dopo la notizia del Premier indagato diffusa il 14 gennaio, il talk show condotto da Michele Santoro va in onda giovedì 20 gennaio e appassiona ben 6.557.000 telespettatori. Ma la puntata record è quella della ormai celebre telefonata in studio del dg Mauro Masi, del 27 gennaio: 7.087.000 telespettatori, roba da partita della nazionale di calcio. Annozero supererà la soglia dei 6.000.000 il 10 febbraio e rimarrà sempre e comunque sopra i 5.000.000, scendendo a 4.250.000 telespettatori in concomitanza del monologo sanremese di Benigni.

 

La Rai, insomma, avrebbe di che festeggiare in termini di share, raccolta pubblicitaria e vantaggio sulla concorrenza, eppure, come ricostruito ieri da Repubblica.it, in Commissione di Vigilanza si discute di una bozza del relatore di maggioranza Alessio Butti (Pdl) tesa a “sperimentare l’apertura di altri spazi informativi affidati ad altri conduttori, da posizionare negli stessi giorni alla stessa ora sulle stesse reti e con le stesse risorse esistenti secondo una equilibrata alternanza settimanale”. Semplificando: se il martedì va in onda Ballarò il giovedì non potrebbe più esserci Annozero, che slitterebbe alla settimana successiva.

Inoltre, sono già state annunciate alla stampa le nuove trasmissioni prime time su RaiUno di Giuliano Ferrara, Bruno Vespa e Vittorio Sgarbi (che avrebbe chiesto di essere affiancato nella conduzione da Nicole Minetti, indagata insieme al Premier nell’ambito del ‘Ruby Gate’). Solo una scelta aziendale per massimizzare il successo dei talk show politici?

Link auditel (PDF)

Andrea Anastasi

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