L’angolo della poesia: “Stanotte è piovuto” di don Giovanni Pinna

primo piano di Don Giovanni Pinna

Per i cattolici l’Avvento è un tempo di attesa come pure di riflessione. La capacità di riconoscere le proprie fortune e di accorgersi delle sfortune altrui, però, non è una loro prerogativa né un loro esclusivo dovere.
A tutti, quindi, sono rivolte le parole di don Giovanni Pinna racchiuse in questi versi, pubblicati nella raccolta “Libero per amare” (edizioni Testimonianze, 1983).


Stanotte è piovuto

Signore, stanotte è piovuto.

Ho pensato alle case fatte di “estere”*

e rivestite di cielo.

Ho pensato alla pioggia che filtrava

tra le canne intrecciate della capanna

del fratello,

che dormiva nella sabbia,

per terra.

Io dormivo tranquillo,

nel mio letto

sotto un tetto sicuro

e la pioggia non entrava da me.

Batteva insistente

soltanto di fuori

e non mi disturbava il riposo.

Eppure, Signore,

il mio sonno è andato lontano.

 

* In spagnolo “estera” – spiega la nota inserita in “Libero per amare”- è la stuoia di canne intrecciate con cui, alla periferia di Lima, i senzacasa si costruiscono la baracca.

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