L’angolo della poesia: “Sotto le ali delle farfalle” di Maria Teresa Infante

Oggi ad intrattenerci con i suoi versi è Maria Teresa Infante, che ha debuttato in questa rubrica con Voglio sentire. La poesia che ci propone s’intitola Sotto le ali delle farfalle ed è stata composta per celebrare la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che ricorre il 25 novembre.

Ci guida alla comprensione dei versi il nostro amico poeta Luigi Violano: «Il tema della donna in poesia ed in prosa è molto trattato, ma si carica d’importanza e luce diverse soprattutto  quando è proprio una donna a trattarlo. In questi versi, l’antica donna, regina e guida del cammino umano, tanto cara ai poeti stilnovisti (Dante, Petrarca) cozza con la realtà amara, figlia della tendenza degli uomini d’oggi a “soffocare”, spesso, la sua libertà oppure, gesto ancor più crudele, a privarla della vita per i motivi più futili e, soprattutto, per il suo “disubbidire” ad una volontà d’uomo che, da amante, diviene suo padrone e suo carnefice. In questa poesia, la donna, intesa non come singola unità, ma come comunità di persone di sesso femminile, non cede al volere maschile, ma combatte, crede fortemente in se stessa, è  ottimista per conquistare la sua libertà. La libertà femminile, infatti, è il leitmotiv di questi versi che si concludono con una bella definizione metaforizzata della donna: viva, custode e portatrice, nello scrigno del suo gentil cuore, di valori e sentimenti forti. Ella è  degna portatrice del vessillo e del nome di “donna” libera e moderna. Significativa, nei versi finali, la perentoria domanda posta dall’Autrice, a cui, per ognuno di noi, è necessario dare una propria risposta: “Noi siamo farfalle … non vedi le ali sul cuore che batte?”»

 

Sotto le ali delle farfalle

Bozzoli inamidati
in albe gestazionali
incatenati agli albori
delle mattanze umane.

Farfalle dalle grandi braccia
soffocate in crisalidi
dell’atavica serpe che
di noi fece cibo
per sfamare le menti
e colmare gli amplessi.

Domani è già nato
nel nome del finto peccato
la pena si è estinta
apriamo la teca
sarà primavera di nuovi colori
farfalle sui prati, sui tetti, e nei campi
sul sangue versato sui seni del mondo

Avremo le ali spianate sui cuori
sui padri, sui figli, su chi ci vuol sante
su chi ci vuol donne o soltanto sottane,
avremo le ali del sabato sera
tessute col filo del baco da seta.

Noi siamo farfalle
che nascono dove comincia l’amore
e quando la notte diventerà nera
ti resterà solo l’impronta sbiadita
di un’ala che in volo ti ha dato la vita.

Noi siamo farfalle …
non vedi le ali sul cuore che batte?

 

Prima di salutarvi, vi ricordiamo che fino al 7 gennaio 2014 sarà possibile iscriversi al I concorso nazionale letterario B&B Mamma Serena “Nuovi occhi sul… Mugello”. Cogliete l’occasione: partecipando alla selezione, darete anche una mano alla nostra  “Casa Cristina”, casa di accoglienza per donne fragili.

 

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