“Silvio forever”? Ai posteri l’ardua sentenza

“Silvio Forever”, questo il titolo della biografia non autorizzata di Silvio Berlusconi, presentata ieri sera in prima visione su La 7 da Enrico Mentana.

La ricostruzione della vita dell’attuale Presidente del Consiglio, nata grazie a frammenti video e audio, dichiarazioni e interviste che vedono protagonista Silvio, l’uomo, il politico, il manager, l’imprenditore, il figlio, il padre. La vita di Berlusconi, quindi, con le sue battute sulla tragicità degli eventi che lo vedono protagonista, il suo denigrare scherzosamente i “Comunisti”, il suo essere un uomo dalle mille risorse, che si è fatto da solo e che ha sempre aiutato i bisognosi (a detta della madre). Un uomo, quindi, che ha fatto e che continua a far parlare di sé, nel bene o nel male, come dice Mentana durante la presentazione del film. C’è chi lo definisce un personaggio della commedia dell’arte, che oggi calca le scene dell’Italia nel ruolo di protagonista. Un istrione, quindi, che interpreta il suo ruolo, e che può stare più o meno simpatico, proprio come Brooke di Beautiful, che si è portata a letto generazioni intere della famiglia Forrester, eppure è molto amata dalle casalinghe italiane.

Un imprenditore che è diventato un politico, che ha messo la sua capacità di comunicare nella gestione del suo paese, anche se qualcuno lo accusa di averlo frodato con i falsi in bilancio, le leggi ad personam e i festini ad Arcore.

 “Non si vedrà mai una foto di Silvio in giro, con donne o altro”, questa la dichiarazione di mamma Berlusconi, durante un’intervista. Le parole della donna, si sa, sono state smentite in questi ultimi anni, da tutti gli scandali che vedono protagonista il figlio, ma potrebbero anche essere solo delle situazioni create per attaccarlo. Alcuni dicono che tutti ce l’hanno con lui, lo definiscono un nano, anche se lui dice di essere un uomo più alto della media, che viene denigrato dai giornalisti di sinistra, eppure va avanti e lotta  per il bene del suo paese.

Nel film di Gian Antonio Stella, Sergio Rizzo, Roberto Faenza e Filippo Macelloni si vede anche la tomba di famiglia, realizzata da uno scultore che si è ispirato ad una costellazione nel realizzarla.

Quando i nostri discendenti visiteranno la tomba di Berlusconi, chissà come lo ricorderanno? Come l’imprenditore, il truffatore, il Presidente, l’uomo che si è fatto da solo, lo sciupa femmine, il generoso o solo come un fenomeno da baraccone?

Ai posteri l’ardua sentenza.

Giusy Chiello

Redattore Capo

giusy.chiello@ilmiogiornale.org

3 thoughts on ““Silvio forever”? Ai posteri l’ardua sentenza

  1. Fenomeno trash o da baraccone e` terribilmente riduttivo per un criminale: povera Brooke di Beautiful!

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