"Se ho ben capito…nessuno osa muoversi" al teatro Giotto di Vicchio: sold out

di Francesca Lippi

Sold out e fila alla cassa per lo spettacolo che ieri sera, 18 gennaio, è stato presentato al teatro Giotto di Vicchio per la sinergia di ““Sipario Aperto” e “Non faremo molto rumore per nulla” quel “Se ho ben capito ..nessuno osa muoversi”, portato in scena da una compagine di attori tutta al femminile. Teatro gremito, come potete vedere nella foto qui accanto, per una commedia dalla drammaturgia originale, il gusto noir ed un finale a sorpresa. Dopo la presentazione di Matteo Cecchini, che ha ricordato la rassegna “Giotto Off”, serie di spettacoli presentati da compagnie amatoriali, patrocinata dal Comune di Vicchio, lo spettacolo ha avuto inizio.

L’ambiente scenografico ricordava senza ombra di dubbio gli anni ’50, sottolineando nello stile classico, la tipica famiglia borghese durante le feste natalizie. E subito, all’arrivo in scena della giovane Susanne, una Sara Celeste in forma smagliante, le battute taglienti, i rimbrotti, le accuse, si sono alternate senza respiro tra tutte le donne presenti: madre, figlie, zia, nonna, cameriere. Ognuna con i suoi segreti, i suoi vizi e qualche sporadica virtù. Ognuna pronta a rinfacciare, ad accusare, ad aggredire, a mentire. E soprattutto ad usare l’arma della seduzione per irretire il povero Marcel, l’unico uomo della storia, che mai lo spettatore ha potuto vedere.

Il noir in questa commedia è diventato un alibi per scandagliare l’animo umano al femminile e certo le 8 donne protagoniste ne sono uscite con le “ossa rotte” risultando meschine, avare e spesso vacue. Fortunatamente, Susanne e la piccola Caterine, sono riuscite a riportare un po’ di ingenuo candore nel plot offrendo un soffio di positività alla storia. La rappresentazione ha avuto vari momenti esilaranti, i costumi indossati dalle attrici erano di colori sgargianti, gli spari e l’uso di una pistola hanno offerto al pubblico in sala un certo grado di suspense, ma è mancato qualcosa. Malgrado i numerosi applausi e il palese gradimento degli spettatori, noi che adoriamo seguire queste compagnie ed i loro lavori, non abbiamo ritrovato ieri sera il sapore dell’attesa, i ritmi incalzanti, quel quid in più a cui siamo abituati. Peccato.

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