Sardegna: una mostra dedicata al CHE

Che Guevara arriva in Sardegna! questo il titolo della nuova mostra internazionale ospitata a Villanovaforru dal consorzio turistico “Sa Corona Arrùbia” ed organizzata dalla curatrice indipendente Trisha Ziff in collaborazione con vari istituti, tra i quali l’ARTSblock – University of California di Riverside.

L’esposizione ha già fatto tappa in numerose capitali mondiali e questa è la seconda volta che sbarca in Italia, dopo un primo appuntamento nel 2007 alla “Triennale Bovisa” di Milano.

Per il Consorzio è l’occasione per ampliare il consueto target, composto da scolaresche, famiglie ed esperti dei vari settori di volta in volta coinvolti (paleontologi, archeologi …).

La mostra ricostruisce la travagliata storia di quella che, con molta probabilità, è l’immagine più riprodotta della storia della fotografia: il celebre primo piano di Ernesto Guevara, passato da simbolo della lotta rivoluzionaria a, paradossalmente, icona commerciale. Trisha Ziff sintetizza così il tema del suo lavoro: “Questa esposizione non racconta la vita del Che ma quella di una fotografia. Semplicemente quella.”

Era il 5 marzo 1960 (sì, proprio 50 anni fa!) quando Alberto Diaz Gutierrez, detto Korda, fotografo personale di Fidel Castro nonché fedele amico del Che, ne immortala per caso il volto durante un funerale di stato. Lo scatto, intitolato “Guerrillero heroico”, è poi stato generosamente regalato a tante generazioni da Korda, che mai pretese gli venissero pagati i diritti.

In Europa, l’immagine fece la sua prima comparsa ufficiale a corredo di un articolo pubblicato su Paris Match poche settimane prima della sua morte, ma in Italia e in altri Paesi divenne nota grazie a Giangiacomo Feltrinelli che nel 1967, alla notizia della sua morte, decise di esporla sotto forma di poster alla Fiera del libro di Francoforte.

I circa 200 articoli esposti, provenienti da oltre 30 nazioni, comprendono fotografie (tra le quali, naturalmente, l’originale in bianco e nero del 1960), poster, manifesti, opere d’arte, video, capi d’abbigliamento ed altri interessanti oggetti come alcuni cimeli appartenuti al Che, un pupazzo-caricatura e persino delle matrioske ed un drappo di risciò decorati con il suo carismatico volto.

Non manca, ovviamente, una sezione dedicata al rapporto tra la Sardegna ed il Che, illustrato attraverso un’esposizione dei giornali dell’epoca e diverse opere di artisti sardi che a lui si sono ispirati, tra le quali un dipinto di Aligi Sassu, attualmente custodito a Cuba.

Aldilà delle convinzioni politiche di ognuno, un evento da non perdere perché di grande interesse. Ricordiamolo: la cultura è super partes.

Marcella Onnis

PERIODO DI ESPOSIZIONE:
5 marzo – 5 settembre 2010.

BIGLIETTI:
intero 6 euro; ridotto 4 euro.

ORARI DI APERTURA:
•dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18;?
•sabato, domenica e festivi, orario continuato dalle 9 alle 19.

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
telefono 070 9341009 – fax 070 9341135

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