Sabato 29 e domenica 30 settembre la Tenuta Dello Scompiglio ospita appuntamenti artistici e culturali dedicati all’individualità in relazione alla morte

 

 

 


Sabato 29, alle ore 11.00 e alle ore 19.30, Works of Worship – Terzo Atto – 4 Atti di Adorazione, risultato della residenza di creazione nella Tenuta del gruppo W.O.W con la direzione di Dante Antonelli. Una drammaturgia per la danza sul tema della morte come scelta personale e segno della dignità umana. Completa il programma della giornata, alle ore 15.00, un incontro sulla dimensione celebrativa della morte.
Domenica 30, dalle ore 15.00, due esiti di residenze creative: Cosa lasci di te agli altri? L’immagine del carattere che resta, di Patrizia Menichelli. Uno studio per un percorso-installazione, per la regia di Giovanna Pezzullo; Purgatorio della primavera, performance di Maria Luigia Gioffrè all’interno di Art for the Environment Residency Programme, che indaga i rituali della morte come riflessione sulla “morte globale”.
Alle ore 18.30, conclude il programma la performance di e con Amalia Franco Trittico. Lasciare andare con grazia, opera per corpi danzanti e corpi inanimati.

Gli appuntamenti fanno parte della manifestazione Della morte e del morire, presentata dall’Associazione Culturale Dello Scompiglio, diretta dalla regista e artista Cecilia Bertoni, con un fitto cartellone di mostre, performance, concerti, workshop, residenze, incontri e attività per bambini, incentrati sull’individualità in relazione alla morte e alle sue tre dimensioni: socio-politica, ideologica e celebrativa. La manifestazione comprende i vincitori di un bando internazionale rivolto ad artisti in ogni declinazione delle arti – che ha visto la partecipazione di oltre cinquecento progetti – accanto alle creazioni e alle produzioni della Compagnia Dello Scompiglio, a incontri, mostre e spettacoli ospiti.

Sabato 29 settembre
Works of Worship – Terzo Atto – 4 Atti di Adorazione, risultato della residenza di creazione nella Tenuta del gruppo W.O.W, vincitore del Bando. Attraverso la danza, Marta Olivieri, Angelo Petracca, Adriana Pozzoli, Luca Della Corte raccontano storie di donne e uomini – capaci, costretti o chiamati a morire – in una terra divenuta ormai solo cenere. Una drammaturgia attorno al tema della morte nelle opere e nella vita di Yukio Mishima, ma anche in saggi di Marguerite Yourcenar e Henry Miller.
Incontro sulla dimensione celebrativa della morte: rituali funerari ed elaborazione del lutto. Con Desiderio Vaquerizo (Università di Cordoba); Luigigiovanni Quarta (PhD Antropologia, Pisa); Fiorinda Li Vigni (Ist. It. Studi Filosofici, Napoli).

Domenica 30 settembre
Cosa lasci di te agli altri? L’immagine del carattere che resta, risultato della residenza di creazione di Patrizia Menichelli, vincitrice del Bando. Un’esperienza poetica di attraversamento, in bilico tra rito di passaggio e viaggio di esplorazione. Un invito ad addentrarsi nella dimensione celebrativa e archetipica della morte. In collaborazione con Arcadia Ars In di Firenze e La Inefable di Barcellona. Ingresso a gruppi (4 persone ogni 20 minuti), su prenotazione.
Maria Luigia Gioffrè, in collaborazione con l’University of the Arts London all’interno dell’Art for the Environment Residency Programme, presenta Purgatorio della primavera, una performance incentrata sulla differenza tra la pratica artistica dell’assenza (fotografia) e quella della presenza (performance).
Trittico. Lasciare andare con grazia, opera per corpi danzanti e corpi inanimati, di e con Amalia Franco, anche creatrice delle marionette con il sostegno di Natacha Belova e Gianluca Vigone. Una composizione in tre quadri sugli stati del corpo, ovvero della materia (liquido, solido, aeriforme). Un lavoro che indaga la zona opaca in cui i corpi ripetono continuamente l’esperienza della propria infinitezza. Coproduzione Associazione Culturale Teatro Insonne, con il sostegno di Regione Toscana – Sistema regionale dello spettacolo dal vivo Progetto vincitore del Bando.

Fino al 23 dicembre 2018 presso lo SPE – Spazio Performatico ed Espositivo sono visibili tre installazioni, tutte risultanti da progetti vincitori del Bando:
Il lanternista, del collettivo artistico Gli Impresari (Edoardo Aruta, Marco Di Giuseppe e Rosario Sorbello), che esamina la lanterna magica, dispositivo considerato l’antenato del cinema, tra i primi strumenti per la proiezione di immagini in movimento. Il soggetto iconografico del “Trionfo della Morte”, affresco staccato conservato nella Galleria regionale di Palazzo Abatellis a Palermo, diventa il punto di partenza per una performance corale;
Krajany, dell’artista trentino Christian Fogarolli, esamina l’ospedale psichiatrico di Bohnice a Praga e l’annessa zona cimiteriale in cui venivano sepolte le persone decedute nella struttura, tra i quali 48 trentini lì trasferiti dal complesso di Pergine Valsugana (Trento) a causa degli scontri della Prima Guerra Mondiale;
Columbarium, dell’artista messicano Alejandro Gómez de Tuddo, composta da una serie di ritratti funerari e suoni registrati in diversi cimiteri del mondo. Il ritratto funerario facilita l’ingresso dell’osservatore nel processo psichico relativo al lutto e alla perdita, come il registro di un momento e un modello che non sono più.

Il Progetto Dello Scompiglio ideato e diretto da Cecilia Bertoni, prende vita nella omonima Tenuta, situata alle porte di Lucca, sulle colline di Vorno; una realtà in cui le attività legate alle arti visive e performatiche negli spazi interni ed esterni e il dialogo e le attività con la terra, con il bosco, con la fauna, con l’elemento architettonico contribuiscono a una ricerca di cultura. Ogni scelta relativa al Progetto è perciò valutata in relazione alla propria sostenibilità ambientale, attraverso forme di interazione e di responsabilità. All’interno della Tenuta Dello Scompiglio, accanto all’Azienda Agricola e alla Cucina Dello Scompiglio, opera l’omonima Associazione Culturale. L’Associazione dal 2007 crea, produce e ospita spettacoli, concerti, mostre, installazioni; realizza residenze di artisti, laboratori, corsi e workshop; organizza e propone itinerari performatici all’aperto, visite guidate, lezioni Metodo Feldenkrais®; gestisce lo Spazio Performatico ed Espositivo (SPE). Una particolare attenzione è dedicata infine alle attività culturali per bambini e ragazzi, con rassegne teatrali, laboratori e campi estivi.

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