Pino Daniele, uno show di classe al Verdi di Firenze

 

Emozionante Pino Daniele, inconfondibile con la sua chitarra, avvolge con la dolcezza della suo blues, trasportando  i sapori e la passione dei mari del sud. Narra di  un “Amore senza fine”, di “quando quando”  fatti di amari perché della vita. Riesce a scaldare l’atmosfera e con il tocco della lingua partenopea, riempie dall’allegria l’intero teatro.  Anche prendere il  “Coffee Time”, sembra necessario. Incalzante monito per  fermarsi un attimo dalla frenesia del tempo che scorre, ed apprezzare  e ricercare  quella nostra italianità, che fatta di cose-base semplici ma importanti.  Il “Melodramma  non è  solo italiano ma universalmente coinvolgente.  Accarezza, entrando dentro tingendo di colore anche il pensiero più nero. Pino ricorda di lottare contro l’arroganza del mondo, poiché  la verità che  fa davvero andare avanti, è in quel  sorriso di “Sara”  e nello schiudere i sogni veri. Andare oltre i “ Se tu fossi qui”, dichiarando coraggiosi il nostro sentire. Valori veri, sono quelli che il cantante “Napoletano”  porta nel cuore e firma  con ” Napule è ”. La sua fierezza di essere parte di una tradizione e di una storia, con tutte le sue sfaccettature belle e negative, ma che fanno parte della coscienza di tutti e non solo, in una cartina geografica. “ Dubbi non ne ho” afferma Pino, ed anche la platea , all’unisono canta la  magia che fa un amore speciale. Quella sana dose di Follia che alimenta il senso di sentirsi  progetto di costruzione che al tempo di battiti di mani, cresce sulle ali della quotidiana certezza.  E  “che male c’è “, a credere che il paradiso in terra esiste??!! Anche “Quanno chiove” e l’aria si deve cambiare, per scrollarsi di dosso la pesantezza.  A volte, per restare se stessi,  l’ unico modo è cambiare tutto, e nella “ La Grande Madre”,  Pino,  si è messo davvero in discussione, andando contro le mode del momento, restando ben saldo al suo Blues made in Naples, alla sua “Anna Verrà “, senza scendere ai compromessi del tempo . Un passo rock sweet  nel “ I still love you”  ed  uno decisamente più  incisivo in “ Je so pazzo” .  Sempre attuale perché chi ha in bocca la verità  viene spesso considerato out dal sistema. Così, un giro swing  nel “Boogie Boogie Man” conferma l’anima senza peli sulla lingua del cantante. In “ Io per lei” la passione prende il sopravvento, materializzando i desideri più umani. Ed il connubio tra corpo ed anima , fra mente e cuore vibra decisamente forte. ” A me me piace o blues” e, decisamente lo fa piacere a molti, Pino! Anche lui si riconosce bene nel: “ Yes I know my way”. E come non farlo??!!! Il melo/naples / rock-blues man è davvero contagioso ! Oggi,  cantare a Sud del Mondo  c’è ” Il sole dentro di me”, non è sempre semplice . Eppure,è il chiaro esempio che, nonostante tutto, siamo noi stessi luce viva ed aurora del nostro domani!  “Tutta n’ata storia”  schitarra Pino, “ca se po’ cagnà” , basterebbe davvero volerlo!  E con “che Dio ti benedica”, le due ore sono davvero volate!  Sicuramente ora “niente è  come prima”, ma ha quella linfa in più, fatta di non sole parole, ma di poesia vera , vissuta, cantata, amata, per molti spregiudicata o banalizzata. Ma è in quel troppo del tutto e niente, che come dardo scoccato, o meglio polpastrellato sulle corde, che con un grande “ Nun me scuccià”, “ Due scarpe”, che erano partite a “Piedi nudi” hanno fatto ora il giro Indipendente/Mente!

Un ringraziamento particolare ad Annamaria per l’aiuto importante che mi ha regalato per la stesura di questo articolo .

Roberto Bruno

 

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