Perché leggere “La ragazza fantasma” di Sophie Kinsella

Ci sono volte in cui i titoli italiani scelti per romanzi e film stranieri non hanno nulla a che vedere con quelli originali. In alcuni casi, è una necessità: così è stato, ad esempio, con l’intraducibile The catcher in the rye di J.D. Salinger, divenuto nel nostro Paese Il giovane Holden. Ci sono, tuttavia, casi in cui la scelta risulta non solo incomprensibile ma persino inopportuna perché ricade su titoli che nulla hanno a che vedere con il contenuto dell’opera. È il caso, ad esempio, del film My girl in cui ha una parte Macaulay Culkin: per richiamare alla mente la commedia Mamma ho perso l’aereo di cui era protagonista il giovane autore, in Italia la pellicola è stata intitolata Papà ho trovato un amico, nonostante – seppur classificata anche questa come commedia – narri una storia molto delicata e struggente. Stessa cosa è avvenuta con il romanzo I love shopping di Sophie Kinsella, dal quale è stato tratto l’omonimo film. Come ricorda anche Federica Bosco in 101 modi per dimenticare il proprio ex, il titolo originale dell’opera è Confessions of a shopaholic (tradotto “Confessioni di una shopping dipendente”) e non occorre certo leggere il romanzo per capire che, diversamente da quanto lascia supporre il titolo scelto per la versione italiana, non è esattamente un invito a diventare tutti “manibucate”.

Non tradotto fedelmente ma sicuramente più azzeccato è, invece, il titolo italiano di un altro libro di Madeleine Wickham, alias Sophie Kinsella: La ragazza fantasma (Twenties girl, nella versione originale).

Si tratta di un’opera abbastanza atipica rispetto ai suoi ben più noti volumi del ciclo dedicato alla shopping e già solo per questo merita attenzione.

Della trama è bene non svelare troppo per non rovinare l’effetto sorpresa: l’esistenza un po’ sfigata della protagonista, Lara, viene stravolta dall’incontro con una misteriosa ragazza in perfetto stile anni Venti (da qui il titolo originale) e questo evento dà il via ad un susseguirsi di vicende abbastanza improbabili, ma molto coinvolgenti.

Il lettore viene pienamente catturato dal perfetto mix di umorismo, fantasia, avventura e sentimento, che offre tante “scene” esilaranti ma anche diversi passaggi commoventi. Il vero pregio de La ragazza fantasma, però, è che, pur trattandosi di una storia assolutamente inverosimile, le tematiche che fanno da sfondo alla trama sono molto concrete.

Nel corso di queste pagine, infatti, Lara  (e con lei il lettore) impara alcune fondamentali – e talvolta amare – lezioni di vita: realizza quanto sia fondato il detto “non è tutto oro ciò che luccica” e quanto dunque sia necessario saper riconoscere i falsi miti; comprende che il denaro aiuta ma che se lo si colloca al primo posto nella scala delle proprie priorità, occorre rinunciare ad altri valori, siano questi l’onestà, gli affetti o la lealtà; capisce quanto sia importante essere consapevoli delle proprie radici, culturali ma anche “familiari”, ed andarne fieri …

Soprattutto, si rende conto che quando si ha a che fare con un anziano non bisogna scordare che dietro quel corpo piegato dal tempo si nascondono una mente ed un cuore che hanno ancora tanto da ricevere e pure da offrire.

Per questo, voltata l’ultima pagina, il lettore si ritroverà a chiedersi se ha dedicato e sta dedicando abbastanza tempo alle persone che ama, in particolare a quelle più in là con gli anni, e se saprà far tesoro dell’insegnamento di questo delizioso romanzo, riuscirà a rendersi conto di quanto quelle persone siano importanti per lui prima che sia troppo tardi.

Marcella Onnis

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