Palermo: gli impiegati dell’ufficio scolastico non rispondono, troppo occupati!

 

 

 

Mettersi in contatto con un impiegato/a telefonando al numero 091-6708111 che corrisponde a quello dell’ufficio scolastico di Palermo, ex provveditorato, è impresa ardua, credo che sarebbe più facile tentare di parlare con il presidente della Repubblica. Provare per credere, come recitava il famoso slogan Aiazzone. Al numero dell’ufficio scolastico risponde un uomo che spiega con gentilezza che non è possibile parlare con gli impiegati, in quanto sono tutti molto occupati in questo periodo, ma che comunque è possibile  provare e fornisce alcuni numeri di interni. Proviamo, ma le linee squillano a vuoto. Un numero poi è invariabilmente occupato per l’intera mattinata. Abbiamo continuato per giorni, fingendoci insegnanti che volevano avere informazioni, notizie, riguardo la propria posizione nelle graduatorie, necessaria per stilare le domande di supplenza in scadenza il 26 agosto. Non siamo riusciti a parlare con nessuno, tranne il solito, gentile, centralinista. Siamo andati avanti per una settimana.

Ora ci chiediamo: possibile che l’impiegata o le impiegate o gli impiegati siano stati così occupati da non riuscire a rispondere nemmeno una volta al telefono? E come fanno gli insegnanti della Provincia di Palermo, se non possono recarsi sul posto? Non parliamo poi di quei docenti che hanno lasciato la Sicilia e insegnano fuori, ma che possono avere bisogno di informazioni che li riguardano.

E ci chiediamo, ancora, ma se gli impiegati non rispondono al telefono, risponderanno alle mail inviate? E se sì, quali saranno i tempi?

Le considerazioni che emergono sono scontate: disservizio. Se c’è troppo lavoro si trova il modo di rispondere, comunque, agli utenti magari in certe fasce d’orario prestabilite. Ma non si può alzare la cornetta per far risultare il telefono occupato, oppure farlo squillare a vuoto. Insieme al disservizio, con questi comportamenti, scatta la mancanza di rispetto verso il cittadinoche pagando le tasse ha il diritto ad un servizio efficiente. Togliamo efficiente. Ci basta il servizio.

Francesca Lippi

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