Palermo dice No all’inceneritore di Bellolampo

Se a Montale (Pistoia) i cittadini e le associazioni locali si battono per la chiusura del termovalorizzatore del paese, a Palermo si vuole evitare di far realizzare il progetto dell’inceneritore previsto a Bellolampo, nota zona della città dove da sempre c’è una discarica a cielo aperto.

La città, grazie all’impegno dell’associazione Rifiuti Zero Palermo, si sta mobilitando per organizzare una riunione, che si terrà domani, mercoledì 9 giugno alle 18.30 nei locali del laboratorio Zeta di via Arrigo Boito a Palermo. L’incontro vedrà protagoniste  tutte le realtà cittadine, associazioni, comitati, collettivi, in vista di una manifestazione per la salvaguardia della città. La mobilitazione ha lo scopo di riunire tutte le forze sane di Palermo che, al di là delle bandiere, dei simboli, delle appartenenze, vogliono dire no alla costruzione dell’inceneritore a Bellolampo, manifestando solidarietà ai magistrati che si stanno occupando del disastro ambientale della discarica ed esprimendo la ferma volontà di non voler più assistere alla condizione di degrado sociale, ambientale e morale a cui l’amministrazione comunale ha relegato la città.

L’Italia, purtroppo, non è ancora entrata nella forma maentis del riciclaggio. Non sarebbe più semplice educare i cittadini alla raccolta differenziata, invece di bruciare tutto con un “forno arrosti-spazzatura” e creare situazioni di inquinamento non indifferenti?

Giusy Chiello

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