Palazzo Tau a Pistoia si rifà il look

mostra su Marino Marini a Pistoia

mostra su Marino Marini a PistoiaPalazzo del Tau, sede della Fondazione Museo Marino Marini, si sta rifacendo il look.
Con un intervento integralmente finanziato dalla Fondazione stessa, si sta procedendo al restauro conservativo della facciata principale, quella prospiciente Corso Silvano Fedi.
Palazzo del Tau, che nel Trecento fu casa dell’Ospitaliero di Sant’Antonio Abate, accoglie oggi il centro di documentazione ed espositivo e la sede della Fondazione Marino Marini.

Non si tratta di interventi strutturali – chiarisce l’architetto Paolo Pedrazzini, Presidente della Fondazione – ma di una rilevante manutenzione straordinaria, resa necessaria dal pericolo di caduta di intonaci e dalla desquamazione dei colori.
Il nostro obiettivo, condiviso pienamente dal Comune di Pistoia, che è il proprietario dell’edificio, è di presentarci all’appuntamento con Pistoia Capitale Italiana della Cultura, nella forma migliore.
Come è noto, uno degli appuntamenti espositivi di maggior rilevo delle celebrazioni di Pistoia Capitale sarà proprio una grande retrospettiva su Marino Marini, affidata alla cura scientifica di Fabio Fergonzi e Barbara Cinelli. La mostra sarà allestita in Palazzo Fabroni nell’autunno del 2017, ma è già da subito che la nostra Fondazione vuole accogliere in modo adeguato i visitatori del nostro importate Museo.

Circa gli interventi, il muro prospiciente la facciata del Museo si presentava in cattivo stato di manutenzione per la caduta di intonaco dovuta a estese infiltrazioni di umidità dal terreno di fondazione e dal terrapieno retrostante oltre che per il dilavamento dall’alto. Le parti in pietra serena presentavano fenomeni di sfoliazione con distacchi e perdite di materiale e spostamenti di blocchi della parte terminale rispetto alla posizione corretta. Particolarmente evidente il distacco di una gran parte di un blocco di pietra serena dalla parte terminale del terrazzino e in generale di tutto il portale che circonda il cancello di accesso alla caffetteria.
Pertanto è stato asportato l’intonaco esistente e il conseguente rifacimento con un prodotto deumidificante adeguato con finitura rasante traspirante e imbiancatura anch’essa traspirante. Per le parti in pietra è stato necessario effettuare un consolidamento delle parti deboli o prossime al distacco e una successiva stesura protettiva con vernici traspiranti.

I lavori, afferma Maria Teresa Tosi, che della Fondazione Marini è il Direttore, sono già a buon punto. Non ci sono state sorprese negative rispetto a quanto le indagini preliminari avevano messo in evidenza. Per cui contiamo che la facciata restaurata possa essere liberata dalle impalcature in tempi abbastanza brevi e comunque prima dell’autunno.

http://www.fondazionemarinomarini.it

Fonte Ufficio Stampa Fondazione Marini (Cinzia Dugo) e Studio ESSECI (Sergio Campagnolo)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *