“Non tutti arrivano al trapianto. Bisogna reagire”: l’appello della Prometeo Aitf Onlus

PURTROPPO NON TUTTI ARRIVANO AL TRAPIANTO: LA MORTE DI UNA PAZIENTE   IN LISTA TRAPIANTI È UNA SCONFITTA PER LA SANITÀ SARDA.
REGIONE E ASL, BISOGNA REAGIRE CON CELERITÀ

 

Questo è il commento di Antonio Piras Scanu postato su Facebook:

Avanti ieri una cara Sig.ra di Chiaramonti SS Sandra Budroni.. ci ha lasciato..!quì a Cagliari residente alla casa accoglienza Lions..in lista d’attesa per un trapianto di fegato non è riuscita ad arrivarci.

Gli inquilini della casa la ricordiamo teneramente come una Sig.ra gentile minuta con una vocina flebile ma molto interessata alla sua malattia con tanta voglia di vivere. ne siamo stati tutti colpiti…ciao amica seppur perpoco, hai finalmente finito di stare male ti abbracciamo tutti.

 

Cari amici,
ho voluto riportare questo post dell’amico Antonio Piras  per ricordare a chi di dovere che in Sardegna, purtroppo,   nonostante il lavoro di molti nelle varie Rianimazioni e nel Centro trapianti di fegato, pancreas, cuore e rene del “G. Brotzu” – ci sono ancora pazienti in lista che non arrivano al trapianto e letteralmente muoiono per la mancanza di organi donati.

Cari amici,
è vero che c’è una percentuale fisiologica di persone che non ce la fanno e Sandra Budroni fa parte di quelle, ma personalmente dico no a questa morte e a queste morti. La Sanità sarda deve dare una risposta a un numero maggiore di pazienti che attendono in lista e per farlo c’è una sola cosa da fare: tutte le strutture ospedaliere dotate di Rianimazione devono fare le osservazioni per morte encefalica come previsto dalla legge.
Se aumenteranno le osservazioni, che nel 2012 si sono ridotte di circa il 30% rispetto al 2011, potranno anche aumentare le donazioni e i relativi trapianti.

All’assessore alla Sanità Simona De Francisci,  chiediamo un autorevole e rapido intervento affinché  faccia rientrare la donazione degli organi tra i compiti istituzionali e gli obbiettivi delle aziende sanitarie sarde.
Non vogliamo e non possiamo, inoltre, dimenticare che ci sono strutture della Rianimazione in vari ospedali, sovraccariche  di lavoro e con risorse umane non adeguate al compito : anche per questo è necessario un serio intervento.

Ci sono molti modi per salvare una vita e la donazione è uno di questi.

 

Giuseppe Argiolas

Presidente Prometeo Aitf Onlus

tel. 329 3792449

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