Dove non arriva il settore pubblico, arriva il privato
Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta:
Direzione generale della prevenzione sanitaria
USMAF-SASN Campania e Sardegna
Direzione generale della programmazione sanitaria
Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio Sanitario Nazionale
Direzione generale della vigilanza sugli enti e della sicurezza delle cure
Assessorato dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale Regione Sardegna
p.c.
Clinica Sant’Antonio
Cagliari, 19 aprile 2016
Oggetto: segnalazione ennesimo episodio relativo all’accettazione delle impegnative emesse dalla Cassa Marittima
La presente con riferimento alle precedenti comunicazioni e al recente incontro avvenuto nel mese di dicembre 2015 nella Sanità Marittima del porto di Cagliari alla presenza del dottor Antonio Salzano e altre autorità.
Oggi 19 aprile 2016 alle ore 10,00 mi sono recato presso la Clinica Sant’Antonio in Cagliari in possesso di regolare impegnativa relativa ad una visita chirurgica. La prenotazione al CUP è avvenuta regolarmente, non mi è stato rappresentato alcun problema. Invece l’addetto al ricevimento oggi ha rifiutato l’impegnativa affermando che “avevano in sospeso le loro prestazioni richieste dalla Cassa Marittima, e a tutt’oggi risultano non pagate e non hanno idea a chi debbano rivolgersi per sollecitare il loro pagamento, sia di quelle arretrate, che quelle attuali, pertanto hanno deciso, temporaneamente, di non accettarle, in attesa di un chiarimento.”
A questo punto il sottoscritto ha protestato con veemenza rimarcando la patologia grave di cui sono affetto e ho comunicato che avrei segnalato il disservizio.
Dopo la mia protesta l’addetto all’accettazione ha strappato l’impegnativa, rinunciando quindi a chiedere ogni ulteriore rimborso, e mi ha solo fatto pagare il ticket di 20 euro.
Si ringrazia la Clinica San’Antonio per l’umanità dimostrata nell’erogare egualmente la prestazione, pur sapendo che non avrebbe ottenuto ulteriori rimborsi. Esempio pratico di come il privato debba inventarsi le soluzioni quando le istituzioni sono assenti.
Con la presente si chiede, ancora una volta, una soluzione a questo problema che sta creando disagio ai marittimi della Sardegna.
Il Coordinatore Regionale UGL- MARE SARDEGNA
Claudio Giardino