No alla privatizzazione dell’acqua: raccolta di firme a Bagheria (Pa), ma anche nel web

Nonostante qualcuno pensi che la privatizzazione dell’acqua non sia una decisione così catastrofica per il bene della collettività, molti ancora credono che l’acqua debba essere un bene comune e che non deve essere privatizzato. Basti pensare ai Comuni, come Aprilia, in provincia di Latina, che hanno subito danni enormi dalla gestione privata di quella che un tempo era un bene amministrato solo dai Comuni. I cittadini sono risultati essere tutti morosi perché non sono riusciti a pagare le bollette esorbitanti, che sembra siano aumentate di più del 100%. Queste esperienze negative dovrebbero essere di esempio alla collettività per comprendere la gravità di questa proposta. Alcuni Comuni, come Torino, sono già corsi ai ripari, creando uno statuto interno, che prevede solo la presenza di amministrazione pubblica per l’acqua.

Tutti i cittadini italiani che sono propensi al mantenimento della situazione attuale, possono firmare sul sito http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/, per mettere al riparo l’acqua dalla commercializzazione come bene economico.

Per i cittadini di Bagheria, in provincia di Palermo, è prevista anche una raccolta di firme, non virtuale, ma face to face, che si terrà domani 17 luglio dalle 18.30 alle 20.30 in Corso Umberto I, all’altezza di piazza Montana. I promotori dell’evento sono i membri di Sinistra Ecologia Libertà Bagheria, che vogliono sensibilizzare la cittadinanza.

Per coinvolgere tutta la cittadinanza italiana, oltre alla raccolta firme virtuale, ogni associazione locale, può proporre manifestazioni simili a quella che si terrà domani a Bagheria, per difendere i diritti dell’acqua e dei suoi fruitori.

 

Giusy Chiello

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