Lo sciopero è un mezzo adeguato per protestare?

Lo sciopero generale del 6 settembre scorso ci ha mostrato come la gente di tutta Italia abbia bisogno di far sentire la propria voce. Siamo ormai vessati da un governo nazionale che marcia verso la cancellazione di ogni tipo di diritto senza dimenticarsi però di conservare sempre maggiori vergognosi privilegi per sé.

Nelle principali città italiane si sono riversati cortei composti da migliaia di lavoratori, precari, disoccupati, cassintegrati, pensionati, studenti, migranti. E quasi il 60% dei lavoratori delle fabbriche, degli enti pubblici e di altri luoghi di lavoro hanno dimostrato che l’adesione è stata veramente altissima.

Lo sciopero è un mezzo adeguato per protestare? E’ questo l’interrogativo posto dal titolo di questo articolo. Si. Lo sciopero è un mezzo più che adeguato. E’ il modo per far sentire la propria voce, e benché non sia la soluzione ai problemi, è sicuramente un punto di partenza. Lo sciopero è un modo per coinvolgere la gente, per aiutare lo sviluppo di una coscienza collettiva, che sia in grado di opporsi a ciò che non va bene e va cambiato. Lo sciopero ci permette ancora di dire quello che pensiamo.

Veronica Atzei

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