L’esposizione “Ersoy Yilmaz. Piatti d’autore” visitabile in Umbria

Locandina della mostra "Ersoy Yilmaz. Piatti d'autore"

“Ersoy Yilmaz. Piatti d’autore” a cura di Adelinda Allegretti

Chiesa Monumentale di San Francesco, C.so Italia, Gualdo Tadino (PG)

Inaugurazione venerdì 6 febbraio alle ore 17,30. Sarà presente l’artista

Durata: 6-28 febbraio 2015

Orari: venerdì, sabato, domenica e festivi 10-13/15-18

 

Locandina della mostra "Ersoy Yilmaz. Piatti d'autore"La mostra è organizzata in collaborazione con l’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia e si avvale del patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Gualdo Tadino (PG) e della Karatekin University  in Çankiri.

Contestualmente  alla  mostra  gualdese,  dal  7  febbraio  al  31  marzo  sarà  possibile  visitare  l’esposizione “Ersoy  Yilmaz.  Piatti  d’autore al  Museo”  presso  gli  spazi  del  Museo  Archeologico  di  Montecchio,  Giano dell’Umbria  (PG).  Anche  in  questo  caso  la  mostra  è  organizzata  in  collaborazione  con  l’Ufficio  Cultura  e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia e si avvale del patrocinio del Comune di Giano dell’Umbria, della Karatekin  University  in  Çankiri, dell’Università  Agraria  di  Montecchio,  dell’Associazione  Pro-Montecchio, della Banda Musicale “Santa Cecilia”. Gli orari di apertura: venerdì-domenica 10-12/15-17. Inaugurazione sabato 7 febbraio alle ore 17. Sarà presente l’artista.

Dopo le tappe umbre la mostra si sposterà a Londra, presso la galleria The Montage, dall’11 al 23 marzo 2015.

 

Testo critico tratto dal catalogo:

L’incontro con le opere di Ersoy Yilmaz (Ankara 1977) è avvenuto nel 2013, in occasione delle selezioni per una mostra che stavo organizzando presso l’Eduard Vilde Muuseum di Tallinn. È stato amore a prima vista.

Mi  colpì  l’incredibile  virtuosismo  tecnico  di  Ersoy,  la  sua -ancora  oggi  per  me  strabiliante-  capacità  di trattare  la  superficie  ceramica  come  fosse  una  tela,  sebbene  chi  si  occupi  di  tale medium sappia  bene quanto sia più complicato. Tutto questo ha un nome tecnico specifico: underglaze. Immaginate di realizzate un acquerello, ma sostituite al foglio la ceramica: impossibile tornare sui vostri passi e correggere l’operato.

Il processo di lavorazione è certosino, delicatissimo. Non è pura questione manuale, ma di centratura sul pezzo. Hic et nunc, un qui ed ora che rasenta l’atto meditativo.
Ma c’è un altro fattore che ai miei occhi rende i suoi lavori ancora più carichi di fascino, ovvero quell’insolito connubio tra iconografia orientale e soggetti occidentali. La sua passione per il cinema, per quello europeo degli anni ’60 e ’70, in primis Alain Delon, Claudia Cardinale e Sofia Loren, ma anche Ornella Muti, per la quale ha una vera e propria predilezione, Monica Bellucci e Roberto Benigni, come per quello americano, dai classici, con Grace Kelly o Roy Scheider, fino a Nicole Kidman e Leonardo Di Caprio, lo porta ad estrapolare dei frames, inquadrature perlopiù riconoscibili e riconducibili a pellicole famose. A questo punto  avvengono  degli  slittamenti  iconografici:  Ersoy  inserisce  una texture decorativa  tipicamente  turca lasciando  intatto  il  resto  dell’ambientazione,  come  in Bellucci  in  a  Turkish  Tent (2013)  o  nel  coevo Mar adentro; fa indossare, ancora alla Bellucci, un tipico anello orientale in Ottoman Ring; fonde assieme una famosa scena del Titanic con l’altrettanto onnipresente momento arabo della condivisione del tè.

 

D.ssa Adelinda Allegretti – via Roberto Paribeni, 19 – 00173 Roma

@: allegretti@allegrettiarte.com – www.allegrettiarte.com

 

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