L’attentato ad Equitalia. Il primo passo verso la rivoluzione?

di Giusy Chiello

 «Ce l’ hanno tutti con noi, perché? Facciamo solo il nostro dovere», queste le parole di alcuni dipendenti di Equitalia, dopo l’attentato di qualche giorno fa al direttore generale Marco Cuccagna.

Una vicenda davvero raccapricciante che fa impaurire il resto d’Europa e del mondo, in particolare coloro che si avvicinano alla definizione di “Banche e banchieri, zecche e sanguisughe”. Questi, infatti, sembrano essere i destinatari della bomba anarchica del FAI (Federazione Anarchica Informale), visto che un ordigno simile è stato inviato in precedenza a Francoforte al presidente di Deutsche Bank.

Quindi nel mirino sembra ci siano altri enti bancari e finanziari d’Europa.

Mario Monti e Giorgio Napolitano hanno dato la loro solidarietà al direttore di Equitalia per l’accaduto.

Ma tutti gli italiani saranno d’accordo con loro?

Sicuramente in termini di umanità non è giusto che ciò sia successo perché avrebbe potuto perdere la vita una persona che non è colpevole direttamente di ciò che sta accadendo nel nostro paese e nel resto d’Europa. Ma Equitalia rappresenta uno degli enti che sta svenando gli italiani, che invia pagamenti con more e interessi esorbitanti, proprio come a detta di molti fanno le banche e le finanziarie.

Una volta qualcuno della vecchia generazione diceva che banche e finanziarie sono strozzini legalizzati, con la differenza che nell’iter tra finanziatore e finanziato non c’è il pestaggio fisico, ma esiste il maltrattamento psicologico che spesso è anche peggio.

Purtroppo il globo terrestre a detta di molti sta divenendo vittima di questi immensi agglomerati di denaro che stanno inabissando i cittadini.

Quello che è accaduto al direttore di Equitalia non è certo un bell’evento, ma da che mondo e mondo per lottare si è sempre dovuto sacrificare qualcosa o qualcuno. Per difendere i propri ideali, il proprio modo di pensare, le scelte di vita, si è sempre combattuto con tutte le forze. Il popolo francese, per esempio, per riavere libertà ha preso la Bastiglia e ha decapitato i sovrani. Di certo la violenza non è il miglior modo per risolvere le situazioni ma è pur vero che non si può neppure festeggiare con tarallucci e vino.

Speriamo che le soluzioni che verranno prese nei prossimi mesi e anni per l’Italia e l’Europa possano essere risolutive per il futuro della popolazione, altrimenti, com’è accaduto in altri periodi storici, le rivoluzioni non possono essere altro che l’unico modo per avere giustizia.

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