L’angolo di Full: “Riflessi”

Riflessi

 

È nota l’incredibile attrazione esercitata dall’acqua che può calamitare gli sguardi per ore. Per chi sta in acqua, invece, pare che lo stesso potere si trasferisca alla terra, come testimoniano le urla lanciate dalle vedette avvinghiate agli alberi maestri delle antiche navi. La stessa attrazione ipnotica ce l’ha il fuoco, se non ci stiamo seduti sopra, nel qual caso sarebbe nuovamente l’acqua ad esercitare un’attrazione pazzesca.

Già da un po’ me ne sto seduto su questa riva con la Gazzetta dello sport in mano, ma non so leggere altro che i pigri semicerchi disegnati da una coppia di anatre, che s’allargano, s’allargano… e mi allargano.
È una coppia di germani e i loro ventagli d’acqua s’uniscono armoniosamente senza sovrapporsi. State insieme, ma ciascuno resti separato, raccomandava Gibran che nulla sapeva dei moderni monolocali.

D’incanto com’era comparsa, la coppia d’anatre sparisce in qualche minuscola ansa mentre s’affacciano due folaghe. L’ultima volta che ero stato qui, mamma folaga si tuffava a cogliere alghe tenere dal fondo per imbeccare il suo pulcino che, ormai, sa tuffarsi e procurarsi il cibo da solo. Dunque sarà passato un mese, ed io vorrei avere solo di questi calendari.

         Oggi, mamma folaga si disinteressa totalmente del piccolo che, cocciutamente, la segue ovunque. Si direbbe che lei faccia di tutto per seminarlo e pare che l’ultimo dribbling, fra due pontili, le sia riuscito. Il pulcino la cerca per un bel po’, poi la fame ha il sopravvento e torna a tuffarsi. Del resto, fanno così tutti. Tutti tranne l’Uomo: il solo a rimandare testardamente l’imperioso, universale bisogno d’indipendenza dei figli. E, a volte, riesce a spegnerlo.

Intanto è caduta la sera, con tante stelle quante ne può ancora portare.

 

Fulvio Musso

 

 

Foto di Fulvio Musso

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *