L’angolo della poesia: “Il cimitero di Castelnuovo” di Carlo Rossi

scritta poesia in corsivo su sfondo blu e nero

 

Abbiamo conosciuto e apprezzato Carlo Rossi con “Dio non uccide”e “Paese di seta”. Oggi torna a intrattenerci con una poesia che invita alla riflessione. Non sono, però, pensieri cupi quelli che i suoi versi riescono a stimolare: al contrario, ci indicano una via luminosa.

 

 

Il cimitero di Castelnuovo

Ci sono più sorrisi

Al camposanto

Che negli atti

Tra vivi

Pensavo ieri

Tra le urne a Castelnuovo

Mentre il mio passo

Attraversava la ghiaia

In rispettoso silenzio.

Ed andavo alle esperienze

Di famiglie e fratelli

Di condomini e paesi

Mentre tornavo alle

Apparenze

Di società senza coscienze.

E poi ci sciogliamo

Nel vento

Tutti insieme

Uomini del novecento

E dell’ottocento,

Coi baffi  all’insù,

A cercare un mondo

Immaginato anche solo

Per un momento,

Che vive, Angelina, nel tuo presente ricordo

Nel tuo sorriso

E nei tuoi occhi azzurri,

Giovani di cent’anni

Di uomini antichi

Quando non c’era

Nemmeno un frigo in casa.

Già

Chissà perche i morti sorridono

Forse

Per richiamarci ad una

Parola divina

Pace.

4 thoughts on “L’angolo della poesia: “Il cimitero di Castelnuovo” di Carlo Rossi

  1. Versi intrisi di malinconie e sentimenti. Evidenziano pregi e difetti di un’umanità agonizzante, allergica alla pace.
    Complimenti a Carlo Rossi, poeta attento al battito del mondo, vivo ed eterno. Davvero emozionante. Bravo.

  2. “Per richiamarci ad una/Parola divina”
    è di buon auspicio questo verso intriso di Fede e genuina Speranza per un mondo di vera Pace.
    Un componimento malinconico che sa toccare a fondo le corde dell’Anima e rasserena nei suoi intenti profondi.
    Grazie, Carlo, e a presto.
    ciao, Lucia

    P.s. ciao anche te, Gigi.

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