La XV Marcia di Barbiana a Vicchio il 15 maggio

xv marcia barbiana

xv marcia barbianaTorna anche quest’anno il consueto appuntamento per la XV Marcia di Barbiana, occasione molto importante per riflettere, fare il punto sulla scuola e soprattutto sull’attualità del messaggio di Don Lorenzo Milani. E quest’anno il programma raddoppia, con appuntamenti che inizieranno già dal sabato per poi culminare nella marcia vera e propria, in programma domenica 15 maggio. L’evento, organizzato da Comune di Vicchio, Centro Documentazione Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana, Centro di Formazione Storica Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana e Fondazione Don Lorenzo Milani, prevede alle 10,30 il ritrovo presso il Lago Viola e la partenza verso Barbiana. Alle 12, giunti alla chiesa inerpicata sul versante mugellano di Monte Giovi, il saluto ai partecipanti e la presentazione dei lavori delle scuole, realizzati nell’ambito del concorso “La parola genera speranza”.

Ma come detto sabato 14 maggio un suggestivo prologo sarà offerto dal convegno previsto presso la Biblioteca Comunale dal titolo “Una Scuola I CARE: Barbiana e la relazione educativa”.  L’appuntamento si aprirà alle 10 con “La relazione educativa: ragionamenti, esperienze, risultati”.  Interverranno Movimento di Cooperazione educativa, Associazione Maestri di Strada, Centro (per lo) Sviluppo Creativo Danilo Dolci, Fondazione Adolescere; alle 14 “Lo spazio delle idee (spazio interattivo con gli insegnanti); alle 15 “Workshop: Sperimentare per costruire competenze” ed alle 17 “Prospettive e Traiettorie per una Scuola I CARE”.

Ma non sarà l’unico appuntamento in programma il sabato a Vicchio. Alle 17,30, presso il teatro Giotto, andrà in scena lo spettacolo “Food for souls / Cibo per l’anima” gesti, suoni, parole che tengono vivo l’uomo perché nutrono il suo pensiero e la sua anima. Il Teatro di Camelot è una compagnia teatrale integrata, composta cioè da attori professionisti e disabili professionisti, che ha l’obiettivo di mettere in luce al meglio la capacità e la dignità dell’espressione di persone socialmente fragili. Lo spettacolo spazia dalle riflessioni intorno al cibo materiale che ancora non è garantito a tutti, fino ad arrivare alla cosiddetta lotta tra culture i cui fondamenti contraddicono l’idea stessa di cultura. Uno spettacolo teatrale e musicale, ispirato a grandi maestri come Giorgio Gaber, Dario Fo e Fabrizio De André, in cui si affronta con ironia il tema dei valori universali di uguaglianza e giustizia confluiti nella Costituzione.

“Si tratta di un momento molto importante a livello nazionale oltre che per la nostra comunità, spiega il sindaco di Vicchio, Roberto Izzo. L’insegnamento di Don Milani è ancora oggi di un’attualità strepitosa e deve essere faro sia per chi amministra, ad ogni livello lo faccia, sia per chi deve organizzare il sistema scolastico che serve a costruire il nostro futuro. Un’annata speciale quella della quindicesima edizione, a pochi mesi dal riconoscimento per Don Milani e per l’esperienza di Barbiana, avuto con il francobollo e lo speciale annullo filatelico, che ci ha portato per questo ad essere ricevuti dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ci ha ribadito l’importanza di conservare e tramandare certi valori e certe costruttive esperienze. Mi fa piacere, conclude il primo cittadino vicchiese, che negli ultimi anni abbiamo rinnovato il format della manifestazione, grazie all’inserimento di forze fresche nel Coniglio dell’Istituzione Don Milani, adesso particolarmente impegnato sul tema dei giovani, ed in particolare su quello della dispersione didattica”.

 

Di seguito l’appello della XV Marcia di Barbiana:

Operare inclusione nel contesto scuola significa fare inclusione nel contesto globale della società.

La scuola deve poter essere il luogo dove si forma alla differenza e dove si accolgono e valorizzano le differenze. Non basta integrare le diversità. Non si tratta, cioè, di creare condizioni  di  normalizzazione:  occorre  fare  spazio  alla  ricchezza  della  differenza, adeguando  il  noto,  gli  ambienti,  le  prassi,  in  base  ad  ogni  specifica  singolarità.  La normalità deve dunque divenire metamorfosi costante.

Quando  la  normalità  è  produzione  di  omogenei  e  di  simili,  allora  calpesta  il  diritto all’istruzione, che è diritto al riconoscimento della propria specificità.

Don Milani ci suggerisce che il “metodo”  è mettersi in gioco nella relazione educativa.

Per aumentare la partecipazione sia degli alunni nel contesto classe che degli insegnanti nel  contesto  scuola  che  dei  genitori  nel  sistema  scuola.  Per  permettere  e  facilitare  il sostegno  reciproco  tra  pari  valorizzando  le  competenze  e  le  conoscenze  di  tutti  e  di ciascuno.  Per  comprendere  cosa  ostacola  l’apprendimento  e  cosa  lo  favorisce  in relazione alle differenze individuali.

Permettere l’errore: perché apprendimento è tentare, tendere, sbagliare e correggersi o essere corretti. Da studente, da insegnante, da genitore.

Il Sindaco del Comune di Vicchio Roberto Izzo – Il Sindaco del Comune di Calenzano Alessio Biagioli – Il Sindaco del Comune di Montespertoli Giulio Mangani – Il Sindaco del Comune di Firenze Dario Nardella – Il Presidente dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello Federico Ignesti – Il Sindaco Metropolitano  della  Città  Metropolitana  di  Firenze  Dario  Nardella  –  Il  Presidente  della  Regione Toscana Enrico Rossi – Il Presidente e il Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione Culturale Centro Documentazione don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana – Il Comitato Studentesco “Giotto Ulivi” – Il Collettivo auto-organizzato “Chino Chini”

 

Fonte Comune di Vicchio

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