Il consigliere federale Ignazio Cassis Keystone / Peter Klaunzer
In occasione di una conferenza a New York sul Medio Oriente e la soluzione dei due Stati, il ministro degli esteri svizzero Ignazio Cassis ha sottoscritto una dichiarazione congiunta con altri Paesi che chiede a Israele di revocare le restrizioni sui farmaci e sulle apparecchiature mediche a Gaza.
Il testo chiede inoltre di riaprire il corridoio di evacuazione medica da Gaza alla Cisgiordania. In un comunicato, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ribadisce che la soluzione dei due Stati rimane “l’unica possibilità per israeliani e palestinesi di vivere fianco a fianco in pace, sicurezza e dignità all’interno di confini sicuri e riconosciuti, in conformità con il diritto internazionale”.
“La Svizzera respinge con fermezza l’occupazione israeliana del territorio palestinese, gli insediamenti, le annessioni e le espulsioni, e invita tutte le parti a rispettare i propri obblighi ai sensi del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario”, prosegue la nota.
Mentre diversi Paesi, Francia in testa, hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina, la posizione della Confederazione resta per ora invariata: “Il riconoscimento potrà essere preso in considerazione quando saranno state avviate misure concrete che garantiscano sia l’autodeterminazione del popolo palestinese sia la sicurezza di Israele”.
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