La spiritualità come motivo di vita per un ritorno ai valori esistenziali dell’Essere

Nelle scelte di ogni uomo si configurano quasi sempre limpide e chiare quelle che si possono definire le risorse e le mete che, nella vita terrena, sono il preludio all’obiettivo più importante del suo quotidiano agire. In esse si delineano la filantropia non disgiunta dall’applicazione alla vita quotidiana, come pure le massime e gli insegnamenti filosofici che, nella realtà di oggi, l’uomo ha irrimediabilmente scordato e ciò perché in contrasto con l’arrivismo e la peccaminosità.

Questa premessa non vuole avere nulla di tendenzioso, ma più semplicemente raggiungere ogni possibile destinatario al quale rivolgere un dialogo costruttivo con modestia e semplicità di linguaggio. Il messaggio è inoltre indirizzato a tutti i ceti, siano essi culturalmente modesti o sensibilmente elevati. Con l’argomento in esame si vuol disquisire sulla spiritualità dell’individuo e quindi sul suo saper vivere non solo materialmente ma anche spiritualmente; sistema di vita questo che è riferito a tutte le cose che non si vedono e che fanno parte del suo Ego. Va precisato che per spiritualità si intende il possedere una coscienza che detti, ogni qualvolta, il comportamento e la condotta da adottare a seconda delle circostanze che si presentano nell’arco della già troppo effimera esistenza: tutte le azioni compiute con senso di responsabilità e all’occorrenza di adempimento del dovere, formano la spiritualità dell’essere umano, più o meno intesa, a seconda della carica di umanità e di altruismo che investe la singola persona.

Ma come coltivare e rinforzare questa “dote” molto importante per l’uomo? È di fondamentale importanza la sofferenza anche se a volte è voluta per quanto, in questa vita terrena, è presente un po’ in tutti con svariati gradi di intensità e di sopportazione, come ad esempio la sofferenza intesa come sacrificio, abnegazione e volontà nel comportamento sempre misurato e coerente. Immagino ora il volo di uno stormo di gabbiani. È un volo aereo bellissimo ed inimitabile, specie quando si alzano centinaia ed a volte migliaia di esemplari che si muovono con elegante e misurata sintonia. L’immagine di chi scrive e quella di chi legge potrebbero rappresentare un insieme di tematiche filosofiche ed ascetiche che, seppur a volte inconsce, devono trovare compensazione tra di esse e muoversi all’unisono. Sarà così possibile integrare le stesse con azioni filantropiche ed assistenziali.

Volendo esaminare ora la tematica più complessa e non meno interessante sotto il profilo sociale, si noterà inizialmente che nel corso della storia del genere umano, ci sono stati e ci sono corsi e ricorsi che sovente ottenebrano i lati positivi, come i conflitti mondiali, le carenze alimentari, le ascese politiche dalla discutibile etica e tutte quelle forme di arrivismo a discapito dei più deboli. Questi processi, che lasciano ogni volta tracce indelebili tra le generazioni, offuscano quelle realtà altamente moraleggianti che devono essere il perno ed il nerbo portante per interrompere i nefasti avvenimenti.

Politologi, sociologi, antropologi e non per ultimi i filosofi, si sono impegnati in minuziosi e lunghi studi per cercare la causa o le cause di questi drammi umani, con il comune intento, forse, di distruggerli o quanto meno di ridurne le occasioni e le entità. Soltanto coalizzando le forze di ognuno in un amalgama pastoso e perfetto e sincronizzando la volontà di tutti, si potrà sperare in giorni più sereni per le future generazioni; ma non bisogna dimenticare l’insegnamento dei saggi latini: “Tempus fuggit”, e poiché il tempo scorre veloce, non si deve mai rimandare a domani ciò che è espletabile oggi. Ecco che la conclusione, dello scritto ma non dell’argomento, richiede che nel “caos” generalizzato della società, si deve cominciare a costruire puntelli forti e duraturi sui quali edificare una nuova società, con tutte le caratteristiche indispensabili per un ritorno dell’armonia e della pacifica convivenza. Utopia? A voi che mi leggete, non l’ardua sentenza, ma un cenno di risposta!

 

Ernesto Bodini

(giornalista scientifico)

2 thoughts on “La spiritualità come motivo di vita per un ritorno ai valori esistenziali dell’Essere

  1. Sono d’accordo con Lei gentilissimo Ernesto……….Infatti credo che dovremmo sbricarci a far qualcosa. Altrimenti, si potrebbe rischiare ciò che è successo alla “Bambola di Sale”.
    Una Bambola di sale percorse chilometri di terra ferma, finchè non giunse al mare. Rimase affascinata da quella massa strana e in movimento, completamente diversa da ciò che aveva visto sino a quel momento. ,chiese la bambola di sale al mare. Con un sorriso, il mare rispose:<>. La Bambola entrò nell’acqua. Tuttavia, man mano che procedeva, si sciogleva, finche non rimase nulla di lei. Prima che si disperdesse anche l’ultimo pezzo, la bambola esclamò meravigliata:<>.

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