La Sicilia si blocca e si ribella “con i forconi”

di Giusy Chiello

 Questo video che vedete qui di seguito sta dilagando nel web e sta invadendo soprattutto i principali social network. Un video che dà notizia di un evento che non sta avendo la pubblicizzazione dovuta, visto che la maggior parte dei media tradizionali, come stampa e televisione non ne hanno parlato.

Noi che abbiamo come obiettivo quello di dare voce a chi non ne ha abbiamo voluto divulgare la notizia, nonostante, anche noi ne siamo venuti a conoscenza in ritardo.

Da ieri la Sicilia è bloccata: limitato il transito di tutti i mezzi di trasporto in autostrade e snodi principali, assediati i porti di Palermo, le raffinerie di greggio di Milazzo, Priolo e Gela. Tutto ciò che secondo i manifestanti porta guadagno allo stato è stato bloccato.

Gli artefici di questa manifestazione che non deve essere confusa con uno sciopero, sono i componenti del “Movimento dei forconi”, un gruppo di siciliani, unitosi per un unico obiettivo: quello di alzare la testa e dire basta al governo sia regionale che nazionale.

Si tratta di una ribellione sociale pacifica che bandisce la presenza di bandiere politiche, ma che accetta e invita i siciliani a non avere paura di combattere un sistema che per troppo tempo ha ucciso l’economia della regione e che ora sta andando completamente in rovina.

L’invito che i promotori di questa iniziativa fanno alla popolazione è quello di scendere a manifestare  per festeggiare l’alba siciliana, che porrà fine a questi tremendi soprusi.

L’invito è rivolto anche a tutti gli italiani, affinchè possano unirsi al loro grido e dire basta ad un governo che non fa altro che succhiare il sangue dei cittadini.

Per info sulla manifestazione, che terminerà venerdì 20 gennaio si possono contattare i seguenti numeri: 337-961557; 3286009880.

Nei prossimi giorni vi daremo notizia dell’evoluzione di questa “Pseudo-rivoluzione”.

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