La pedofilia nel vasto mondo della “fenomenologia” sociale

i labirinti della pedofilia

di Ernesto Bodini
(giornalista scientifico)

Auguste ForelIl mondo della perversione, io credo, ha sempre accompagnato e condizionato l’umanità in tutte le epoche, le cui “varianti” non lasciano spazio all’immaginazione… Un riscontro inconfutabile e, proprio dai mezzi di comunicazione, oggi si sa sempre di più tanto da provare orrore e massima indignazione. Tra gli aspetti più “delicati” e di difficile controllo della perversione umana vi sono quelli che riguardano la pedofilia, termine che in più occasioni ho precisato essere improprio dal punto di vista semantico, in quanto tale termine (dal greco “filia”) che significa amore, amicizia, andrebbe sostituito da pedotropia che significa attrazione verso i bambini, ossia “volgersi verso”. È una malattia di pertinenza psichiatrica, inclusa dall’Oms nell’Elenco dei disturbi del comportamento sessuale. Dal punto di vista storico vorrei ricordare che il primo a legare la pedofilia alla patologia fu lo psichiatra svizzero Auguste Henri Forel (1848-1931, nella foto) nel 1905 e, pur trattandosi di un comportamento noto fin dall’antichità, tuttora mantiene il significato di malattia (anche se in taluni casi, come è stato spiegato ad un congresso internazionale di psichiatria e criminologia tenutosi alcuni anni fa a Mantova, (CRINVE 2010, al quale ho partecipato come relatore), esistono soggetti che sono ben consapevoli che la loro manifesta morbosità verso un minore è irrazionale e cagionevole di lesioni psicofisiche allo stesso, talvolta anche gravi. La perversione è il male che colpisce e attanaglia la nostra società, scandalo di quello che possiamo definire (senza retorica) civiltà sempre più ipocrita e violenta. «E questo – ha sostenuto lo psichiatra forense dell’Università di Bellinzona, Orlando Del Don – è il contesto dal quale trae origine il male che muove il pedofilo non perverso e perverso». Insomma, un fenomeno sociale che, a dir poco, sta sconvolgendo l’esistenza della collettività e pare non trovare vie d’uscita sia dal punto di vista della prevenzione (nonostante i lodevoli sforzi di associazioni di volontariato) sia dal punto di vista legislativo (nonostante l’immane impegno delle forze dell’ordine preposte). Ma lo sconcerto (mi si perdoni l’eufemismo) è maggiormente “intensificato” dagli scandali che hanno coinvolto (illo tempore, e tuttora) il clero, un’onta per la Chiesta cattolica e per qualunque credo, tant’é che il Pontefice continua a deprecare ogni qualvolta si scoprono tali episodi di nefandezza, come a dichiarato all’Ansa (il 16 agosto scorso): «Si tratta di un’assoluta mostruosità, un peccato terribile, che contraddice tutto quello che la Chiesa insegna». E chiedendo perdono a tutti, ha affermato: «Alcune vittime si sono alla fine addirittura tolte la vita. Questi morti pesano sul mio cuore come sulla mia coscienza e sull’intera chiesa. Alle loro famiglie vorrei esprimere il mio amore, il mio dolore e chiedere in tutta umiltà il loro perdono».

IL CONTRIBUTO DELL’EDITORIA SCIENTIFICO-DIVULGATIVA

In tutti questi anni, soprattutto nell’ultimo ventennio, si sono spese pagine e pagine di divulgazione dal punto di vista scientifico e soprattutto di “mera” divulgazione. Faccio menzione riproponendo alcuni titoli un po’ datati, ma che mantengono il loro significato informativo e quindi di utilità per il lettore comune.

i labirinti della pedofiliaI LABIRINTI DELLA PEDOFILIA. Origini, storia e testimonianze” della psicologa ed esperta in sessuologia Gloria Persico (Ed. Newton & Compton, 2001, pagg. 156, € 10.27). Nel ribadire che fra i traumi possibili l’abuso sessuale può segnare la vita di un bambino in maniera a volte definitivamente tragica, l’autrice sottolinea che il danno è tanto maggiore quanto più l’esperienza resta nascosta, non verbalizzata, non elaborata; ciò con l’intento di far chiarezza su uno dei fenomeni più drammatici del nostro tempo.

Il BAMBINO TRADITO. Carenze gravi, maltrattamento e abuso a danno di minori”, a cura di Anna Abburrà, Roberto Boscarolo, Antonietta Gaeta, Franco Gogliani, Elena Licastro e Rita Turino (Carocci editore e Città di Torino, 2000, pagg. 378). Questa pubblicazione, che è stata realizzata da un gruppo di lavoro con l’ausilio di materiali prodotti per il corso di formazione, riporta la prefazione di Paolo Vercellone (oggi scomparso), storico magistrato considerato il fondatore della cosiddetta “Scuola di Torino” che ha innovato il diritto minorile in Italia.

PEDOFILIA/PEDOFILIE. La psicoanalisi e il mondo del pedofilo”, dello psicanalista Cosimo Schinaia (Ed. Boringhieri, 2001, pagg. 290; € 23,24). Un lavoro attento e meticoloso nel tentativo di fare il punto su questo importante tema, a partire dal punto di vista psicoanalitico in quanto nella psicoanalisi sembra esserci una tendenza a tenere in secondo piano gli aspetti “reali” dell’abuso sessuale infantile.

INFANZIA MALTRATTATA. Tra lusinghe e inganni” della sociologa Giulia Paola Di Nicola (Ed. Paoline, 2001, pagg. 252, € 13,43). L’autrice, nel mettere in evidenza il fatto che come ogni violenza, il maltrattamento dei bambini e le sevizie contro i fanciulli appartengono alla storia di tutti i tempi e fanno parte della storia dell’umanità, analizza la problematica della violenza sui bambini sotto tutti gli aspetti, offrendo elementi concreti per riconoscere la violenza subita dai minori e, tracciando nel contempo l’identikit dell’abusante, propone strategie di intervento e di recupero dell’uno e dell’altro.

“ “L’ABUSO SESSUALE INTRAFAMILIARE. Manuale di intervento”, degli psicologi e psicoterapeuti Angelo Carini, Maria Teresa Pedrocco Biancardi e Gloria Soavi (Ed. Raffaello Cortina, pagg. 411, € 26,85). Un corposo volume che affronta la complessità dell’intervento in situazioni di abuso sessuale intrafamiliare: dalla protezione del minore all’accertamento medico e alla valutazione psicologica, fino al verdetto del tribunale e al trattamento psicoterapeutico.

LA PEDOFILIA. I mille volti di un olocausto silenzioso” del sacerdote Fortunato Di Noto (Ed. Paoline, 2002, pagg. 156, € 8,50). In questa pubblicazione emerge la profonda esperienza dell’autore (che è presidente di Telefono Arcobaleno), ricca di documentazione raccolta in anni di lotta e di presenza sul campo in difesa di questi innocenti “traditi”, e quindi anche un monito per chi si trincera dietro l’indifferenza e il silenzio. A questo riguardo, nella quarta di copertina scrive: «Credo che sapere che c’é qualcuno che difende l’innocenza e il volto vero dell’amore e del sesso, renda più facile a me e a chi ha sentito parlare di telefono Arcobaleno superare questa esperienza con coraggio e gratitudine».

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