La mostra “Monteforte: la pittura come paesaggio” a Lucca

pittura raffigurante un albero

Prosegue il programma espositivo 2015

“Monteforte: la pittura come paesaggio”

Inaugura l’11 giugno l’esposizione all’auditorium Fondazione Banca del Monte di Lucca

pittura raffigurante un alberoDa giovedì 11 giugno al 5 luglio la Fondazione Banca del Monte di Lucca organizza nel suo palazzo delle esposizioni (piazza San Martino, 7 – Lucca) la personale “Monteforte: la pittura come paesaggio”. Nell’occasione l’artista toscano Domenico Monteforte presenta una sessantina di opere concepite negli ultimi cinque anni e distribuite sui tre piani del prestigioso edificio.

Una sezione della rassegna è dedicata a composizioni caratterizzate dalla presenza di spartiti musicali. Questi fogli sorgono da paesaggi ritmicamente decantati dalla carta per pacchi, applicata sulla tela o sulla tavola che accoglie campi di papaveri o di girasoli dai contorni sovente non definiti. Altrimenti sono i campi e le colline della sua Toscana a specchiarsi compiutamente nell’intimo di questo autore: in tal modo la natura con la sua mutevole festa di colori si traduce nell’incanto in cui immergere la memoria e il desiderio non solo dell’autore ma di tutti coloro pronti a entrare in sintonia con simili seducenti immagini.

L’esposizione è introdotta da un testo di Luciano Caprile, critico genovese che insieme a Marco Palamidessi, da anni critico di riferimento della Fondazione BML, curerà il catalogo di mostra, che contiene anche un contributo straordinario, quello del maestro e direttore d’orchestra Nicola Luisotti, amico di Monteforte, viareggino illustre attualmente Direttore artistico di una delle istituzioni musicali più importanti del mondo, e cioè del San Francisco Opera.

“Domenico Monteforte – spiega il Presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca Alberto Del Carlo è radicato nella sua Versilia e nella sua Toscana, terre di incanto e di forte ispirazione pittorica. Di Monteforte si apprezza l’estatica esaltazione di una natura sospesa fra verità ambientale e miraggio memoriale e al contempo immaginario. La personale indagine della realtà, l’attenta riflessione sui mezzi pittorici, il sapiente uso del colore lo collocano tra i più interessanti artisti della generazione contemporanea, pur erede, autonomo, della migliore tradizione nostrana. Notevoli le attestazioni di stima presenti in questo catalogo, come del resto quelle che gli sono state dedicate nel corso degli anni: meritate, anche perché le sue opere manifestano sempre nuove implicazioni del suo animo, profili inediti della sua dimensione emotiva di fronte all’amato paesaggio. Nelle sue tele, come nelle carte musicali, attentamente selezionate, Monteforte disvela se stesso in divenire, mosso da una lucida volontà introspettiva e da un bisogno urgente di trasferire la sua ricerca in espressioni artistiche, in paesaggi melodiosi, in liriche figurate. Auspico ai visitatori di entrare nel mondo dell’artista e comunicare con lui, viaggiare dentro una natura trionfante, rigogliosa di colori, di musica e di energia e quindi godere della mostra con animo sgombro, disposto ad accogliere la bellezza”.

“Da una visione del paesaggio più lirica e pacata – scrive il curatore della mostra Marco Palamidessi -, dove l’immagine è definita da stesure calibrate e ben meditate, Monteforte passa a opere nelle quali emerge con carattere un marcato interesse per i grumi di materia cromatica: ecco che il paesaggio diviene la viva traccia di un gesto, e la mano l’elettrocardiogramma poggiato ai seni della Natura, dove la contemplazione fa sussultare, dove l’emozione fa saltare più di un battito a quell’organo di fuoco che noi chiamiamo cuore”.

 

“Monteforte: la pittura come paesaggio” è patrocinata dal “Museo Ugo Guidi” di Forte dei Marmi, dagli “Amici dell’Arte di Aligi Sassu” e dall’“Associazione Culturale Lazzaro”, avvalendosi della preziosa collaborazione di “ArteIn”, Guidi Car, “Cantine Lunae” e “Vestilarte”.

 

BIOGRAFIA

Nato a Pietrasanta (Lucca) nel 1966, Domenico Monteforte vive e lavora a Forte dei Marmi. Si sono interessati al suo lavoro, tra gli altri: Vittorio Sgarbi, Dino Carlesi e Tommaso Paloscia. Nel 2005 sue tre opere sono entrate a far parte della collezione del Senato della Repubblica Italiana presso Palazzo Madama e nel 2010 ha ricevuto il premio “Torre di Castruccio” per le Arti.

 

 

L’esposizione, a ingresso libero, sarà aperta fino al 5 luglio con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30; sabato e domenica 10-13 e15:30-19:30

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