La lunga estate ferma della Giunta regionale sarda

Temporeggia ancora il governatore Ugo Cappellacci, mentre i sardi attendono di conoscere la fisionomia della nuova Giunta che dovrebbe finalmente attuare il rilancio economico e sociale dell’Isola.

Il Presidente aveva promesso di chiudere la questione entro agosto ma, per l’ennesima volta, ha fatto promesse da marinaio. La colpa, però, non è sua: da Arcore non sono ancora giunte direttive definitive sul rinnovo del coordinamento regionale del Pdl e fintanto che questo nodo non si risolverà, a quanto pare, non si potrà procedere al rinnovo dell’esecutivo.

La pazienza degli alleati, però, comincia ad esaurirsi, per prima quella dell’Udc, guidato da Giorgio Oppi. Salvo sorprese dell’ultima ora, quest’ultimo sarà sicuramente uno dei nuovi assessori. “Nuovo” si  fa per dire, posto che ad inizio legislatura aveva già ottenuto l’incarico di assessore all’Ambiente, dal quale si era poi dimesso e che ora sembra gli verrà riattribuito.

Nel frattempo impazzano i pronostici ed i bookmakers potrebbero benissimo includere il toto-assessori nella loro rosa di scommesse: le poltrone per il Pdl saranno 6 e altrettante verranno spartite tra gli alleati? Ci sarà ancora spazio per gli assessori tecnici? E, in tal caso, quale partito perderà dei posti: il Pdl o i partiti minori? Liori resterà alla Sanità? Il ciuffone di Prato, attuale assessore all’Agricoltura, diverrà solo un ricordo, così come i suoi “agro-gamberoni”?

Per ora, dunque, l’unica certezza è che non cambierà nulla, posto che le nomine non saranno fatte in base a competenze e capacità personali, ma secondo logiche politico-territoriali. Il preannunciato ingresso dei big forse servirà a dare un po’ più lustro a questa Giunta fatta di pochi volti noti, ma difficilmente il nuovo organico sarà in grado di favorire la rinascita dell’Isola (anche perché per poter fare qualcosa bisogna innanzitutto volerlo veramente). Certo è che la figura di Cappellacci non ne uscirà rinforzata come promesso in queste settimane, anzi, è prevedibile che il Presidente diventi ancora più ostaggio dei ricatti dei partiti della coalizione e dei dissidenti del suo stesso partito.

Nel frattempo, il Governatore potrebbe almeno convocare la Giunta, considerato che non si riunisce dal 6 agosto: una vacanza non si nega a nessuno, neppure ai politici, ma nella situazione di reale emergenza in cui versa l’Isola questo stallo istituzionale comincia ad infastidire un po’ tutti.

Marcella Onnis

Nella foto, l’assessore all’Agricoltura, Andrea Prato

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