La FIOM attacca i delegati solidali con USB

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Cari compagni (USB-Rete 28 Aprile nella Cgil per l’indipendenza e la democrazia sindacale)

Chi scrive (a nome degli iscritti USB di Fomas Osnago Lecco) è Coletti Giuseppe (RSU USB Fomas Osnago Lecco).
Non starò qui a raccontarvi che provengo dalla Fiom, da cui sono stato espulso, per essermi opposto alla Segreteria della Fiom Lecco, compromessa fino al collo con i padroni ed i loro accordi a perdere.

Non starò qui a ricordarvi quante volte abbiamo chiesto aiuto a voi Rete 28 Aprile, nemmeno a ricordarvi le decine di rassicurazioni, o promesse di intervento.

Non starò qui neanche a farvi notare cosa abbia fatto in questi anni la Segreteria della Fiom di Lecco, ed in particolar modo Panzeri Luigi e Riva Diego, non lo facciamo perchè l’ho spiegato in modo dettagliato nel ricorso alla mia espulsione, che forse (o certamente) non avrete ne letto e ne richiesto.

Non starò qui a dirvi quanto siamo bravi, forti e determinati, perchè la scoppola delle 50 tessere in un solo giorno e mezzo, non ha precedenti sul nostro territorio di Lecco, non starò qui nemmeno a dire cosa è meglio per la Fiom, ma vi do un dato certo, vero ed inopinabile: ogni mese in Fomas Osnago la Fiom, da che era la fabbrica più sindacalizzata di tutta la provincia di Lecco, perde pezzi ed in soli 5 mesi ha già perso ben il 30% di tessere.

Non starò qui nemmeno a dilungarmi sul quanto noi crediamo che sia giunta l’ora di rompere con la concertazione, con tutte quelle sigle che tentennano e con tutta quella cozzaglia di dirigenti sindacali che vorremmo solo vedere tornare a lavorare in fabbrica.

Crediamo (per ora) che l’USB risponda in pieno alle nostre istanze e che ci possa rappresentare in modo dignitoso, operaista e coraggioso, per queste ovvie ragioni siamo confluiti in gruppo, dopo un’attenta valutazione del panorama sindacale di base, di lotta e di classe, leggendo gli statuti e soprattutto cercando di capire gli intenti e gli obbiettivi.

Ora però il 26 Maggio aveva rilanciato un’unità di classe che non si vedeva da un po’, non solo “colpire assieme, marciando divisi”, ma finalmente anche un “colpire assieme, marciando assieme” e leggendo e rileggendo attentamente l’OdG approvato, abbiamo noi delegati e militanti del Lecchese iniziato a fare sul serio, nel senso che abbiamo cominciato a ragionare anche oltre le sigle per comuni obbiettivi, insomma abbiamo preso seriamente le indicazioni del 26 Maggio cominciando a metterle in pratica, ma è noto che alle dirigenze compiacenti (padrone) questo da fastidio, questo non piace e allora va represso.

Vengo al dunque, quattro fabbriche del Lecchese (FOMAS OSNAGO, FOMAS CERNUSCO, FINDER POMPE MERATE E IHI TURBO CERNUSCO), firmavano tramite quattro RSU, quindi due sigle sindacali (USB-FIOM) un comunicato congiunto di solidarietà alla famiglia di Melissa e contro le mafie (vedi allegato), niente di eccezionale, anzi abbastanza scontato, ma la mano della repressione, la mano dell’arroganza, la mano padronale, colpiva i tre delegati FIOM con lettera raccomandata intimidatoria firmata dal Segretario Generale della Fiom Lecco Riva Diego, segue un copia/incolla della VERGOGNOSA ED ALLARMANTE lettera:

FIOM-CGIL
Sindacato territoriale di Lecco

egr. sig
Visciglia Emanuele

egr.sig.
La Gamba Teresa

egr. sig.
Catalano Paolo

lecco 28 maggio 2012
prot. n. 472 Class 240

oggetto: Comunicazione

Cari compagni/e

sebbene in più circostanze si sia discusso insieme di cosa si possa fare e di cosa non sia possibile fare all’interno della Fiom-cgil, continuo a rilevare un comportamento superficiale e non corretto da parte vostra.

Sappiamo bene che non è un problema, avere idee diverse o più radicali tra di noi, anzi….
ma lo diventa quando viene meno il rispetto della nostra organizzazione sindacale.

Non voglio citare tutte le gravi questioni che abbiamo già dibattuto,ma ancora una volta vedo utilizzare il logo della Fiom in modo inopportuno e sbagliato a fianco del simbolo dell’U.S.B.- vedi volantino allegato.

Quest’atteggiamento è intollerabile e dannoso per la nostra organizzazione sindacale.

Avendo condiviso quanto sopra riportato con la segreteria Fiom-cgil di Lecco,nonchè con l’istanza Fiom regionale, e nel rigore delle nostre regole interne, vi invito per il futuro ad agire nell’osservanza dei principi statuari, previsti per tutti quelli che vogliono difendere e rappresentare i lavoratori, dentro e fuori i luoghi di lavoro insieme alla fiom-cgil.

Qualora non fosse rispettato quanto riportato nella presente missiva, sarò costretto ad informare e coinvolgere la Commissione Garanzia prevista statuariamente.

Certo di aver chiarito per l’ennesima volta quanto in oggetto, con l’occasione cordialmente saluto.

p.la Fiom Cgil Lecco
il segretario generale
(Diego Riva)

“segue firma”

                                                                        

Senza giri di parole, vi chiediamo a voi destinatari di questa mail poche cose, ma le pretendiamo:

1) visibilità di questa nostra ennesima richiesta di aiuto, in modo da far capire a tutti cosa sta succedendo a Lecco, nella Cgil e nella Fiom di Lecco (quindi autorizziamo tutti voi a pubblicarla ed a divulgarla in ogni sua forma)

2) se credete nelle parole e negli interventi che avete fatto il 26 Maggio, intervenite in modo rigoroso, a tutti i livelli, per far cessare immediatamente questo atteggiamento di quattro mascalzoni che in tutti i modi stanno ostacolando il volere di quella preziosa assemblea, senza chiamarci per rassicurazioni di intenti e cose di questo genere, altrimenti significa che cominceremo anche noi ad alzare il tiro, nel senso che faremo di tutto per rompere questo prezioso fronte (a cui crediamo) per spiegare a tutti quali siano le reali difficoltà, facendo nomi e cognomi.

Abbracci Operai
USB FOMAS OSNAGO

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