“Istanbul” di Orhan Pamuk al Teatro di Rifredi di Firenze

primo piano di Orhan Pamuk

Giovedì 21 maggio 2015 ore 21.00

PAC delle Murate

Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi presenta

ISTANBUL

di Orhan Pamuk

lettura scenica a cura di Angelo Savelli

con Monica Bauco e Lorenzo Degl’Innocenti

primo piano di Orhan PamukNell’ambito della rassegna Turchia, Terra di confine, programma culturale ideato e organizzato dall’associazione culturale Fund4art in collaborazione con Europe Direct Firenze e con il Comune di Firenze, al PAC delle Murate, giovedì 21 maggio alle ore 21, Pupi e Fresedde presenterà ISTANBUL  di Orhan Pamuk uno straordinario diario di ricordi  che prendono vita nella lettura scenica curata da Angelo Savelli, e narrati a due voci da Monica Bauco e Lorenzo Degl’Innocenti.

La Istanbul di Orhan Pamuk, (premio Nobel per la letteratura 2006)  è una Istanbul in bianco e nero, un po’ malinconica e complicata che fa da scenografia al racconto che va dall’infanzia alla scelta di diventare scrittore. Una città caotica, che ai suoi occhi doveva ereditare i fasti di Costantinopoli, con lo splendore dei suoi palazzi e dei suoi giardini, un mondo poi cancellato dalla Grande Guerra e dalla real-politik di Mustafa Ataturk.

Ricordi di una famiglia e una città, popolati da innumerevoli dettagli, i vicoli fatiscenti e poco illuminati, le ville di legno sul Bosforo, testimonianza di antichi fasti, ora grigie e cadenti, le gite domenicali, da bambino, sul Bosforo, con la madre, per curare le tonsille con l’aria di mare, i tram, i fumosi battelli che attraversano il Mar Nero, le sirene del porto che urlano nella nebbia, i gabbiani in volo. Rendendone con efficacia le atmosfere, gli odori e le voci Pamuk ci descrive una città affascinante e misteriosa, eternamente sospesa tra Oriente e Occidente. Gli attori, in scena, vengono inghiottiti dalle immagini, così presenti e importanti già nel libro, che ne contrappuntano l’incedere della lettura e ne rimangono parte integrante.

 

Ingresso libero

Piazza del Murate – Firenze

 

Nella foto, Orhan Pamuk

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