«Io sono figlia di Satana». Jennifer racconta la sua conversione al maligno

Si definiscono un esercito, sono profondamente religiosi, usano il web per scambiarsi consigli e commentare liturgie. Dedicano le loro giovani vite al culto di Satana. Sono studenti di liceo e universitari, con profili eterogenei e quasi mai banali.
Qualcuno, anche tra gli esperti, bolla il loro credo e le loro pratiche come una voglia di evasione adolescenziale, ancorché – talvolta – pericolosa. Ma chi si nasconde dietro questi ragazzi? Cosa li ha portati alla conversione al Maligno?
 Lettera43.it ha incontrato Jennifer: 21enne tra le più seguite all’interno dei movimenti satanisti italiani (guarda il video di Jennifer). Una celebrità cresciuta sui social network: la sua pagina su Facebook è zeppa di amici e di I like.

Un’esistenza border line, tra violenze e crisi mistiche

In Italia, nel 2010, 240 mila ragazzi tra i 12 e i 17 anni hanno cercato di entrare in una setta.

Jennifer si racconta come una figura d’eccezione. Una predestinata. Ha un cognome, ma non lo usa. Non vuole nemmeno ricordarlo. «È come se non avessi un cognome di famiglia, l’ho abbandonato da anni», chiarisce prima di raccontare la sua conversione a Satana.
«Sono nata in contesti strani. I miei praticavano la magia. Non ho avuto una vita facile. Mia madre era una donna povera troppo giovane e molto lasciva. Amava bere, drogarsi e cambiare uomini come cappotti. Mio padre era un alcolizzato, con tendenze alla pedofilia. E ne sono stata  vittima», aggiunge, con apparente leggerezza.
LA CONVERSIONE A SATANA. Eppure, Jennifer esclude che questa vita border line – su cui non è possibile avere riscontri –  abbia avuto influenza sulle sue scelte di vita. Incluse quelle religiose. Il satanismo, racconta anzi, è stato un approdo: il termine di un percorso spirituale segnato da violenze e istituti di rieducazione per minori.
«Da adolescente ero cupa. Isolata dagli altri. Ero agnostica, non credevo in niente. Poi ho cominciato a fare strani sogni. Ed era Satana ad apparirmi in sogno ogni notte. Sono stati questi sogni ad indicarmi la strada della conversione».
Li ricorda come vere e proprie crisi mistiche. Rapimenti estatici con protagonista il demonio. Difficile immaginarseli, ma in tanti hanno riferito esperienze simili. «Oggi condivido queste mie esperienze in Rete, con i miei fratelli», spiega.

Fonte: Lettera43.it

Foto tratta da Facebook

 

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