Incendio alla Tenuta di Suvignano: il comunicato congiunto di Arci Toscana e Libera Toscana

LA NOTIZIA

La Tenuta di Suvignano che si trova sulle colline di Monteroni d’Arbia, in provincia di Siena, fu confiscata alla mafia, precisamente al boss Vincenzo Piazza. I vigili del fuoco dopo ore di rilievi non hanno escluso l’ipotesi che l’incendio di questa notte sia di origine dolosa. La procura di Siena ha aperto un’inchiesta.

IL COMUNICATO

Esprimiamo grande rincrescimento per il terribile incendio che questa notte ha colpito la tenuta di Suvignano, bruciando 700 rotoballe di fieno e 250 quintali di seme di erba medica e trifoglio, oltre che una macchina operatrice, un rimorchio e un pick-up, fino a prospettare un danno dalle dimensioni davvero preoccupanti. In questo momento riteniamo sia fondamentale affidarsi alle indagini – la Procura di Siena ha aperto un’inchiesta in merito – così da poter accertare rapidamente le cause dell’incendio.

Come abbiamo sempre sostenuto e come ha ricordato nella conferenza stampa di pochi minuti fa l’Assessore Bugli, non possiamo lasciarsi prendere dall’irrazionalità, ma neppure abbassare la guardia. Suvignano è un simbolo importantissimo per la lotta alla criminalità organizzata, sia perché è l’immagine tangibile della vulnerabilità del nostro territorio, una vulnerabilità che ci deve spronare a tenere sempre gli occhi ben aperti, sia perché è anche l’emblema concreto di come la collaborazione fra associazioni, società civile e istituzioni possa raggiungere obiettivi cruciali e persistenti attraverso la rigenerazione e il riutilizzo dei beni confiscati.

Noi continueremo nel nostro lavoro di lotta alle mafie e di educazione alla legalità indipendentemente dalle cause di questo incendio, auspicando però di conoscere il prima possibile ciò che è effettivamente accaduto questa notte a Suvignano.

Arci Toscana, Libera Toscana

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