In Svizzera aumentano i suicidi degli anziani

Il tema del suicidio delle persone anziane solleva molti interrogativi a cavallo tra etica e sanità. Keystone / Martin Ruetschi
Il tasso di suicidi – assistiti e non – tra la fascia più anziana della popolazione svizzera ha raggiunto livelli record, scrive la RTS.
Nel 2023, le persone anziane si sono suicidate otto volte di più del resto della popolazione. Negli ultimi 25 anni, la proporzione delle e degli ultra 85enni che ha messo fine alla propria vita è quadruplicata. Nella fascia d’età 65-84 è invece raddoppiata. Un’evoluzione in contrasto con quanto avviene tra le persone più giovani, il cui tasso di suicidi si è ridotto di circa il 30% in due decenni.
Gran parte di questi casi si spiega con un ricorso maggiore al suicidio assistito, precisa RTS. Quattro persone su cinque tra 64 e 84 anni che si sono suicidate lo hanno fatto tramite un servizio di accompagnamento alla morte. La proporzione sale a 9 su 10 tra le persone over 85.
A partire dagli anni 2010, sembra si stia assistendo a uno slittamento dal suicidio non assistito verso quello assistito da parte della popolazione anziana, emerge dall’indagine.
Secondo il copresidente della sezione svizzero-francese del servizio di assistenza al suicidio Exit, Jean-Jacques Bise, si tratta anche da un fenomeno generazionale. A ricorrere in questi ultimi anni al suicidio assistito sono spesso esponenti di una generazione che ha lottato per l’autodeterminazione e per cui avere la scelta su come morire è l’espressione ultima della libertà personale, afferma.
Il servizio proviene da TVsvizzera.it
Più informazioni sul tema:
- Indagine e testimonianze, su RTS
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