In Sardegna torna “Teatro a corte”

 

TEATRO A CORTE – 2013

quarto anno

 

Con teatro a corte porta il teatro a casa tua.

Basta un salone, una cantina, una cucina, le scale di un condominio, finanche la cuccia del cane o del gatto o del criceto, se poi hai un teatro va bene comunque…  insomma, qualunque spazio libero da riempire di idee potrà essere utilizzato e  soprattutto è gratis! O quasi… al termine dello spettacolo un uomo porterà in giro un logoro cappello…

 

puoi scegliere tra:

sezione greco

* – LA MORTE DI ETTORE, Iliade-Omero-XXII

* – SE UNA NOTTE, storie dalle Storie di Erodoto

* – VOI CHE SAPETE, dall’Apologia di Socrate, Platone

* – QUANDO LA DONNA E’ UNA DEA, intrighi e amori sull’Olimpo e dintorni

* – E RAGIONAR D’AMORE, rileggendo il Simposio di Platone

 

sezione speciale

*-RAPIDI CRIMINI, fast crimes on the juke box

video/crimini in una noche

 

e se poi avete voglia di proporre un’opera “particolare e scomoda” ecco

*-BELLAS MARIPOSAS, teatro/concerto, di Sergio Atzeni

 

* Gli spettacoli della sezione Greco sono stati realizzati sotto il patrocinio dell’Università di Cagliari, tradotti e adattati dalla professoressa Patrizia Mureddu, docente ordinario di Letteratura Greca presso il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica. L’Interpretazione e la regia sono di Gaetano Marino

 

informazioni e prenotazioni

Gaetano Marino – 3491051841 – aula39@tiscali.it

 

 

ATTENZIONE: Bellas Mariposas è un testo formidabile e avvincente, ma le tematiche che affronta – la periferia urbana insieme al degrado sociale e culturale – e il linguaggio fortemente “locale”, sono piuttosto “forti” e a volte, come dire, sconvenienti? Spesso infatti, capita che alcuni spettatori giunti a teatro per assistere ad un’opera, di cui non sanno assolutamente nulla, abbiano un intimo sconcerto e di conseguenza protestino inneggiando ai contenuti immorali (tralascio ogni considerazione, ma questo accade, ahimè!). Ancora più imbarazzante, è quando vi è il rischio che i genitori portino flotte di bambini, traditi dal titolo dello spettacolo, ma alla terza scena si n’di fuinti… inorriditi e frastimando! Suggerisco dunque a chi organizza l’evento di segnalare la visione/ascolto ad un pubblico maggiore di 14 anni… come dire: noi vi abbiamo avvisati!

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