Nato in Piemonte il Progetto Guida sicura per la prevenzione sulla strada

Più sicurezza e responsabilità nella guida

Secondo l’Oms nel mondo ogni anno muoiono quasi 1,3 milioni di persone per incidenti stradali e, nonostante il calo dei decessi in Europa, il fenomeno resta un’emergenza. L’Italia, secondo dati Aci-Istat del 2012, è nella media con 184.500 incidenti con lesioni a persone, 3.650 morti e 260.500 feriti. Una escalation che pare non aver fine e che non ha lasciato indifferente Francesco D’Alessandro, fondatore del neonato Progetto Guida Sicura Supercar, “testimone” di troppi incidenti che avvengono sulla strada, le cui cause, secondo il suo parere (e di altri esperti) sono da imputarsi soprattutto alla velocità e quindi alla guida “non responsabile”, come pure alla insicurezza nel gestire la propria vettura. Per queste ragioni Francesco D’Alessandro (volontario al “118” Piemonte), coadiuvato dal fratello Fabio (direttore tecnico operativo), da tre piloti, da un coach professionista e da un amministrativo, ha realizzato il progetto che fa capo alla Società Novadv che organizza eventi e gestisce siti pubblicitari. «Il progetto – spiega Francesco – nasce nell’ambito dell’organizzazione di tali eventi, e ha lo scopo di diffondere la cultura della sicurezza e del soccorso sulla strada, senza per questo rinunciare al piacere di possedere una bella autovettura e alla velocità responsabile ma nel rispetto del Codice della Strada. E questo anche per quanto concerne la velocità nelle gare in pista, purché consapevoli delle regole sulla sicurezza propria ed altrui».

Per contribuire a diffondere più estensivamente una maggior cultura dell’educazione stradale, sociale, etica e civica, il progetto prevede l’organizzazione di corsi di guida sicura, guida sportiva e guida difensiva, la cui durata è di una o due giornate. In particolare i corsi di guida sportiva possono durare più giornate attraverso un percorso di coaching sportivo finalizzato al miglioramento della motivazione e della performance, portando il pilota a conseguire la licenza “C nazionale” o “Cr internazionale”. «Il progetto guida sicura – aggiunge D’Alessandro – è nato alcuni mesi fa proprio con il proposito di estendere nozioni di guida in sicurezza alla collettività, attraverso corsi teorici sulle caratteristiche di determinate vetture e le relative potenzialità; seguiti da giri di prova su pista predisposta con alla guida il “candidato” affiancato da uno dei nostri piloti professionisti. Abbiamo a disposizione due automobili da competizione: una Ferrari F348 e una Ferrari F430, bolidi dalle ottime prestazioni e di sicura conoscenza degli appassionati e intenditori. Ogni candidato versa una quota di partecipazione ai corsi (teorici, e pratici per un certo numero di giri in pista); i nostri introiti vengono in gran parte re-investiti per il mantenimento delle spese vive e per la continuità del progetto stesso. Siamo operativi in tutto il Piemonte, ma anche aperti con ulteriori partenership, compresa la possibilità di estendere il progetto di guida sicura per persone disabili dotate di una propria autovettura che prevede caratteristiche tecniche “personalizzate”.

Il progetto Guida Sicura è rivolto a chiunque senta la necessità di “rinverdire” le proprie conoscenze in materia di motori, ma soprattutto per riprendere “confidenza” con il concetto di guida, acquisendo maggior coscienza del senso di responsabilità, e partendo dal semplice concetto che chi è alla guida di una macchina (specie se di notevoli potenzialità) è seduto non su una semplice poltrona davanti a un televisore, ma su un sedile stabile… che fa la differenza. Nei giorni scorsi, in un circuito apposito della provincia di Torino, lo staff ha organizzato una intera giornata che ha visto la partecipazione di molti iscritti (sia uomini che donne) a questi corsi di guida sicura, ai quali è stato poi riconosciuto un attestato di partecipazione teorica e pratica, che hanno provato l’ebbrezza della guida su vetture da competizione, affiancati da piloti esperti che ne hanno “convalidato” la discreta performance e il senso di “sicurezza” e self control.

E.B.

 

 

Nella foto di Fabio Bodini la Ferrari 430

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