Il peso della mitologia nella cultura popolare

Uno degli aspetti più affascinanti dello studio delle civiltà antiche è senza dubbio il loro sistema di credenze religiose. Non è un caso se, ancora oggi, è difficilissimo trovare qualcuno che non conosca nomi come Zeus, Ares, Odino, Loki e leggende che li vedano protagonisti. I miti delle civiltà passate sono talmente documentati da essere stati tramandati in innumerevoli fonti fino al giorno d’oggi e la mitologia antica ancora oggi esercita il suo fascino senza tempo, almeno a giudicare dalle sue influenze nella vita quotidiana e, in particolare, nelle opere di cultura popolare. Film, fumetti, giochi, serie tv: non c’è un media narrativo che non sia stato veicolo di opere ispirate, in misura maggiore o minore, ad alcune fra le più importanti mitologie del passato.

Pensando alle serie tv, l’evidente apporto dato dalla mitologia storica si trova già in produzioni risalenti. Impossibile non citare Xena, serie degli anni ’90 divenuta ormai cult e possibile oggetto di reboot. L’ambientazione si colloca genericamente nell’antica Grecia, senza alcuna pretesa di attendibilità storica, e si ispira massicciamente a miti e personaggi della mitologia greca: fanno la loro comparsa il dio della guerra, Ares, e la dea della bellezza, Afrodite. La protagonista aveva in realtà esordito come antagonista in un’altra serie che in quegli anni spopolava, anch’essa con ambientazione ispirata alla mitologia greca: Hercules. La serie, andata in onda dal 1995 al 1999, si ispira alle vicende della figura mitologica di Ercole, semidio greco figlio di Zeus caratterizzato dalla forza sovrumana. Si tratta di un simbolo della serialità televisiva degli anni ’90, e il suo successo si è tradotto in opere connesse come, tra le altre, proprio Xena. In tempi più recenti si può pensare a Vikings, andata in onda dal 2013 al 2020 e caratterizzata dalla messa in scena della società norrena, comprensiva di mitologia: il protagonista è infatti basato sulla figura di Ragnar Lothbrok, semileggendario re vichingo, e si fa ampio riferimento al pantheon norreno. Ancora più complesso il caso di American Gods, serie basata sull’omonimo romanzo di Neil Gaiman, nella quale numerose divinità e creature mitologiche vivono sotto mentite spoglie al giorno d’oggi: fra le altre, numerose citazioni a miti e leggende norrene, egizie, irlandesi, africane e arabe.

Giochi e videogiochi, naturalmente, non sono da meno, e hanno sempre tratto forte ispirazione dalle mitologie del passato. Rimanendo su titoli recenti, la mitologia greca e romana è alla base della narrazione della serie di Assassin’s Creed, dove i vari dèi sono in realtà i componenti di un’avanzata civiltà del passato visti come divinità per il loro progresso. L’ultimo capitolo della serie, Assassin’s Creed Valhalla del 2020, introduce invece la mitologia norrena, riservando lo stesso trattamento a divinità come Odino, Loki e Thor. Percorso simile per God of War, storica serie videoludica: il protagonista, Kratos, si scontra nelle sue avventure con gli dèi del pantheon greco e, nell’ultimo capitolo in uscita per pc il prossimo 14 gennaio, con le divinità della mitologia norrena. La mitologia greca ha fatto la sua comparsa anche su innumerevoli altri giochi: è stata protagonista persino sui rulli di numerose slot machine e in particolare su quelle ospitate in rete, che in questo caso beneficiano di riferimenti ancora in grado di esercitare il proprio fascino a distanza di secoli.

Nel cinema è difficile non pensare al film d’animazione Hercules, 35esimo classico Disney uscito nel 1997 e amatissimo anche in veste di musical: si tratta di un adattamento cartoonesco del mito greco di Eracle, che oltre alle divinità mette in scena altre figure mitologiche come centauri, fauni, ciclopi e persino Pegaso, il cavallo volante. Più recente invece la comparsa al cinema di altre figure mitologiche, trattate non a caso come supereroi nei film del Marvel Cinematic Universe: Thor è un personaggio centrale con film ad esso dedicati, nei quali fanno la loro comparsa altre figure della mitologia norrena come Loki e Odino.

I supereroi Marvel, per quanto attualmente in voga al cinema, nascono in realtà sulle pagine dei fumetti, dove Thor venne canonizzato come supereroe da Stan Lee nel 1962. Non si tratta naturalmente dell’unico caso: in casa DC, storica rivale della casa delle idee, molti supereroi sono ispirati o richiamano mitologie del passato. Wonder Woman, per esempio, è un espresso richiamo al mito greco delle Amazzoni, e il suo storico avversario Ares è il dio greco della guerra. Aquaman, invece, è figlio di una regina di Atlandide, il cui mito ancora oggi è alla base di ricostruzioni spesso fantasiose.

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