“Il mio amore col fiore in bocca”, un libro e un atto d`amore

copertina del libro Il mio amore col fiore in bocca di Roberto de Giorgi

copertina del libro Il mio amore col fiore in bocca di Roberto de GiorgiIl mio amore col fiore in bocca, un libro che vuol essere un atto d`amore globale

TARANTO – Un atto d`amore per Taranto, un libro che, a detta di un amico oncologo, può essere d’aiuto a molti, perché chi è colpito dal male del secolo può trovare nel libro indicazioni su cosa fare quando gli eventi sembrano precipitare. Come specificato in coda, l`atto d`amore è legato al versamento di ogni utile dalla vendita del libro alla fondazione ANT di Taranto.

Un diario è una forma narrativa in cui il racconto – reale o di fantasia – è sviluppato cronologicamente, spesso scandito a intervalli di tempo regolari; quello che presentiamo oggi è qualcosa di più intimo perché tocca la salute di una stretta congiunta colta nella maturità della vita e colpita da un tumore.

Quello che spesso osserviamo come notizia di altri, che non pensiamo possa accadere a noi, e non parlandone pensiamo di esorcizzare. Poi c’è la realtà di Taranto, dove la casualità dell’evento canceroso è del 31% in più rispetto alla media nazionale per via delle industrie pesanti e inquinanti.

Il racconto scorre scandendo le emozioni, in una giravolta di terapie sempre più debilitanti, in quella guerra chimico-fisica che si avvia per la lotta senza quartiere al malanno del terzo millennio. Sullo sfondo uno dei migliori centri italiani: l’Istituto Tumori Regina Elena di Roma, dedicato a questa Regina – Serva di Dio secondo la Chiesa – che ha dedicato il suo impegno in numerose iniziative caritative e assistenziali, tra le quali la costruzione del primo ospedale per questa malattia oscura.

Il fiore in bocca, come scrive l’autore, è preso dal titolo del monologo di Pirandello, perché è proprio in tale forma e luogo che si mostra il tumore oro faringeo. Sicuramente nel 1922 non c’era quella sinfonia di elementi chimici e radiologici che ci sono oggi per debellare quest’afflizione, e il personaggio pirandelliano si lascia andare in quest’ultima celia di emozioni parlando con un passeggero in partenza.

Una particolare finalità vuole l’autore ed è quella di rendere trasparente la contabilità della vendita del libro per destinare tutto il ricavato all’ANT di Taranto che è il primo ospedale domiciliare per questo malanno. Perché alla fine trattasi davvero di un atto d’amore che diventa di pubblico dominio perché si estenda a tutti i malati incontrati, a quelli non incontrati e a un’intera città che ha bisogno di amore per risolvere i suoi problemi.

Per acquistare il libro e donare all’ANT: https://www.streetlib.com/go/Vy93v9ka

Roberto De Giorgi

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