Il Dipartimento Federale Svizzero ha richiamato 5 dei 12 diplomatici di stanza in Iran

Una strada di Teheran. Keystone / Peter Klaunzer

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha richiamato cinque dei dodici diplomatici svizzeri di stanza in Iran con le loro famiglie. A seguito del conflitto tra Israele e Iran, il ministero di Ignazio Cassis ha ricevuto 130 richieste di cittadine e cittadini svizzeri che desiderano lasciare lo Stato ebraico o la Repubblica islamica.

“Il DFAE ha deciso di concentrare le sue attività a Teheran su questioni diplomatiche. Il personale svizzero non attivo sul fronte diplomatico ha lasciato l’Iran via terra“, ha dichiarato alla RTS il responsabile della comunicazione del DFAE, Nicolas Bideau.

L’ambasciatrice Nadine Olivieri è ancora in Iran. È lei a guidare la diplomazia svizzera in Iran, attualmente attiva nell’ambito del suo mandato di protezione degli interessi statunitensi nel Paese. “Il canale svizzero è attivo per entrambe le parti e in entrambe le direzioni”, ha spiegato Bideau.

A causa del conflitto tra Israele e Iran, molte cittadine e cittadini svizzeri sono in attesa di lasciare la regione devastata dalla guerra. Circa 70 di loro si trovano in Israele e circa 60 in Iran. Per il momento, il Governo svizzero non prevede partenze o evacuazioni organizzate.

Allo stesso tempo, le persone iraniane che vivono in esilio in Svizzera temono per i loro cari in patria. Alcuni nutrono la flebile speranza che il regime dei mullah finisca.

Il servizio proviene da TVsvizzera.it

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