I Giovedì della Poesia:”Il Campetto di Calcio” di Bruno Guidotti

Disegno di Bruno Guidotti
Il campetto di calcio
In un piccolo spiazzo al di là
delle siepi e di un recinto violato,
oltre i quali si estendevano
verdeggianti distese di prati,
e lo sguardo correva agli orizzonti
senza impedimenti di case
e di opere umane, e ove i soli rumori
erano quelli del fruscio delle foglie
accarezzate dal vento, e le nostre
grida d’incitamento colorate e vivaci,
noi ragazzini di quegli anni cinquanta
di un borgo appena abbozzato ed incerto,
monotono, anonimo, e vuoto,
vi avevamo creato un piccolo campo
da gioco, unico e solo luogo di svago,
ove ci sfidavamo in partite infinite.
Le giacchette e i cappotti fungevano
da pali di porte, ed un pallone di cuoio
rattoppato e pesante, era calciato or qua
or là, ed ora oltre la siepe e il violato recinto,
per poi andare a nascondersi fra l’erba e gli sterpi.
Intanto il tempo sgranava le ore come rosari,
e fuggiva non visto, e noi irrequieti figli
di strada, da cui apprendevamo la vita,
continuavamo fino ai tramonti l’infinita partita.
Ora su quel piccolo campo c’è tanto cemento,
e su questo gli alti palazzi, i negozi, e i pochi ricordi.
Testo di grande impatto visivo in una descrizione accurata di un evento d’infanzia fin nei particolari. Versi di ricordi e di rimpianto che ben esprimono il tuo profondo sentire
Come sempre molto apprezzato.
Uno spazio come dice il poeta senza impedimento di case costruzioni o altro un campetto di calcio retaggio di antichi ricordi un pallone di cuoio rattoppato sistemato ma pur sempre un pallone da calciare per poter sognare bella descrizione e bel disegno che il poeta con generosità ci regala.
Sempre un piacere leggere le sue poesie il mio elogio
Bellissima poesia su i ricordi di infanzia Complimenti a te come sempre per la tua bravura nel farci rivivere la nostra gioventù
Molto suggestiva e bella, il ricordo felice del passato con il brutta risvegliato del presente. Mi piace molto.
La linea di confine fra dipinto e poesia è sottilissima. Leggendo i versi sciolti si vede chiaramente il campetto, descritto nei dettagli. Quasi un video, poetico e nostalgico.
Bella questa poesia che mi fa venire in mente le parole di una canzone di Celentano: La’ dove c’era l’erba ora c’è una città e quella casa in mezzo al verde dove sarà?” Al posto della casa il bravo poeta si chiede dove sarà quel campetto di calcio dove tanti anni fa insieme ad altri ragazzetti andava a giocare e oggi è coperto di cemento! Tanti complimenti .
Bella Questa Poesia , Che Narra di Come , Anni Addietro , i Giovani Si Divertivano Veramente Con Poco , Quasi Nulla. La Frase della Poesia Che Più Mi Ha Colpito è La Seguente : ” il Tempo Sgranava Le Ore ” . Trovo Molto Particolare , Originale Questo Modo di Raccontare La Scena Che Si Sta Svolgendo . Bravo Bruno .
Bisogna ammettere che il bravissimo poeta bruno riesce sempre con le sue poesie a portarci indietro nel tempo quando tutti eravamo dei fanciulli che ci accontentavamo di poco come la poesia del campetto di calcio. Tanti anni fa c’era ancora molta povertà, non c’era il progresso di oggi e tutti ci inventa amo con un pò di fantasia anche la costruzione alla bene e meglio di un piccolo Campo di calcio. Certo, come scrive. Guidotti nella sua poesia è triste vedere svanire i nostri sogni con la dura realtà attuale piena come scrive il nostro artista di palazzi, negozi e cement. Il guidotti è un maestro nel descrivere i ricordi di gioventù con cui riesce ad entrare nei nostri cuori. E per fare i complimenti al nostro poeta voglio citare una frase di Albert Einstein : il valore di una persona risiede in ciò che è capace di dare e non in ciò che è capace di prendere.