I giovedì della poesia: “Vecchio mangiadischi” di Bruno Guidotti

Un tuffo nei ricordi, un giro nell’ultimo disco di Papetti che suona in un vecchio mangiadischi, e ci ritroviamo così, idealmente, davanti al mare di cui narra il poeta, non senza un pizzico di nostalgia, noi che il mangiadischi lo abbiamo conosciuto e usato tantissimo. Oggi i nostri ragazzi lo guarderebbero con curiosità, ridendoci su, invece per noi degli “anta” quell’oggetto ha avuto un valore ineguagliabile, perché ci ha regalato, magari gracchiando, la musica in libertà. (F.L.)

Nel solaio, al buio e abbandonato,

su un vecchio cassettone ormai tarlato,

fra muffe e ragnatele, un verde mangiadischi

con stupore e commozione ho ritrovato.

Caro vecchio amico del passato,

così tozzo nella forma, con quel suono

un po’ stonato, che tante volte a mezzo ballo

ci hai lasciati, per quelle batterie senza più fiato.

Quanti ricordi in me hai risvegliato.

Ti ricordo con grande affetto e simpatia

nelle allegre scampagnate con gli amici

sui sconfinati, e verdeggianti prati,

e ben ti rammento ancora, nelle roventi estati,

quando con la più brava della classe m’andavo al mare,

per poi correre con lei contro le onde.

Girava, girava, ed ancor girava, l’ultimo acquistato  disco,

e noi lì, che attenti si ascoltava.

Or l’odiata estate di Martino,

or la Rotonda di Bongusto,

or lo champagne di Peppino,

ed or l’incantato mare di Papetti.

Mi desto… e dai  ricordi lentamente esco,

intorno a me c’è solo un gran silenzio, e il buio,

e su di un cassettone ormai tarlato,

un vecchio e muto, mangiadischi impolverato.

Il disegno di copertina è di Bruno Guidotti

10 thoughts on “I giovedì della poesia: “Vecchio mangiadischi” di Bruno Guidotti

  1. Quanta nostalgia e ricordi un vecchio mangiadischi compagno della nostra gioventù che ora riposa in un cassettone dopo averci regalato momenti magici con canzoni che rimarranno legate al nostro cuore …bella lirica i miei apprezzamenti

  2. Bellissima Questa Poesia Che Ci Riporta indietro a Quando , Ragazzi Si Era Padroni Del Mondo Ritagliandoci degli Attimi Musicali Che Accompagnavano Le Nostre Lente Giornate . Bella.L ‘ immagine Del Cassettone Tarlato Sul Quale è Adagiato , Come in un Meritato Riposo L ‘ Ormai Fuori Moda Mangiadischi, Le Batterie, Senza Più Fiato , Che Si Scaricavano in un BattiBaleno. . . il Mio Mangiadischi , Per Rigor di Cronaca , Era di Colore Rosso , e Lo Conservo Ancora, Nella Casa Che Fu’ dei Nonni . Un Saluto a Tutti , e , Lo Confesso , un Attimo di Commozione ed un Magone , in Gola Mi Si Sono Presentati , Come Penso a Tanti Altri Sensibili Lettori e Lettrici. C i a o

  3. Quanti ricordi…proprio verde era il mio…Non lo cambierei mai con …..la gioventù di oggi..

  4. Bellissima e nostalgica come sempre, riesce a farci assaporare il gusto dei ricordi ed al tempo stesso riesce a farci ascoltare quelle musiche del passato…

  5. Tutti quelli della mia generazione hanno un mangidischi nel cuore.
    Sono strumenti dimenticati, quasi fossero pezzi di antiquariato, come vecchietti di cui nessuno si ricorda più, inutili e superati.
    Ma quanti ricordi! Amori, amicizie, tempi spensierati quelli in cui bastava un mangiadischi per renderti felice!
    Complimenti per la poesia.

  6. Complimenti per questa poesia che mi porta indietro negli anni. Quanti ricordi riaffiorano nella mia mente, quelle feste fate in casa, appunto con il vecchio mangiadischi e le serate estive trascorse sulla spiaggia. Ancora complimenti a Bruno Guidotti

  7. Caro Bruno, non finisci mai di sorprendere! Ogni volta credo di aver letto la tua piu’ bella poesia, ed ogni volta che me la spedisci un’altra, penso che sia quella la piu’ bella, quella che fa vibrare le corde dell’anima! Io come ti avevo accennato cerco di preparare una personale di pittura nella quale voglio corredare ogni dipinto con una poesia famosa, o con alcuni versi, che esalteranno ulteriormente il dipinto. Ebbene, vicino a versi di Orazio, D’Annunzio, Pascoli, ed altri che non sto ad elencare, voglio mettere qualcosa del mio amico poeta ed artista Bruno Guidotti. Io conservo tutte le poesie che mi hai mandato, e quando sara’ il momento ti chiedero’ il permesso. Grazie ancora, quando vieni a Bolsena chiamami, per prendere un caffe’ insieme e fare due chiacchiere!
    Tonino Puri

  8. Ciao Bruno, dalla tua penna è nata ancora una bella poesia, ricca di sentimenti legati a vecchi ricordi. Sull’onda dei tuoi versi mi spingi a pensare alle musiche e ai versi che hanno allietato i nostri anni più verdi. E allora, cullato dalla musica, comincio a inseguire, come in un sogno, una vivida e tenera immagine: un lago placido e azzurro, sulla riva una casa con terrazzo, una melodiosa musica e io abbracciato al cuore del mio primo amore. Ma la musica improvvisamente cessa e l’immagine svanisce. Ti chiedo: perché non riportare a nuova vita quel vecchio giradischi abbandonato e torni ad accompagnare tanti fantastici momenti.

  9. Ringrazio di cuore Bruno che in questo momento per tutti molto difficile con le sue poesie vintage ci riporta indietro nel tempo quando eravamo più giovani e affiorano ricordi dimenticati facendoci sentire tutti più sollevati nell’animo per le belle cose ricordate. Ogni poesia fa centro nel cuore di ogni persona Lode al valente poeta Bruno Guidotti

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