I Giovedì della Poesia: “La Regina del Lago” di Bruno Guidotti

Pescatore sul lago di Bolsena

La regina del lago

Lode a te, che del lago sei la stupenda regina,

in cui nelle limpide acque, con orgoglio ti specchi.

Deliziano gli l’occhi il verde dei colli,

ove l’aria profuma, e l’ombra ti affresca.

Gli orti, gli uliveti, e i vigneti abbondanti,

ti fanno ghirlanda, e gioiosi ti abbracciano grati.

Di ortensie superbe rivesti il tuo viale in quel dell’estate,

e di petali dai vivaci colori, le piazze e le strade,

mentre quadri viventi, mostrano della santa i martiri.

Oh! Qual gran movimento si desta in quei giorni.

Dei Monaldeschi, il possente castello dall’alto ti osserva,

e di Cristina giovane martire, la basilica di turisti è gran mèta.

Anche Cristo, sentendo di te, un giorno parlare,

dall’Ostia, ivi decise di uscire, e con il suo sangue sempre restare.

L’autore

Bruno Guidotti è un poliedrico autore che rappresenta sempre la vita ed i problemi che questa presenta. Autore di poesie di notevole spessore relative alle varie esperienze umane:  le fatiche, le speranze, i rimpianti, le frustrazioni, le scene di vita. Opere sempre velate di malinconica dolcezza, si fissano all’animo sensibile in maniera indelebile. In relazione ai suoi disegni e ai suoi dipinti, si evidenzia la vibrosità che conferisce dinamismo e notevole movimento alla composizione. Guidotti rifiuta qualsiasi collocamento ad eventuali movimenti stilistici. Alle sue opere dobbiamo avvicinarci liberi da ogni schema mentale, per poterne apprezzare appieno il suo talento.

8 thoughts on “I Giovedì della Poesia: “La Regina del Lago” di Bruno Guidotti

  1. Il descrivere un luogo caro al cuore e alla memoria dandole il nome di regina. Ben esposte nel testo le atmofere rarefatte colte e trasmesse al lettore in modo mirabile, tutto è fermato dentro nonostamte il fluire di un tempo che nonnritorna.
    Il mio sentito elogio

  2. Forse una musa…regina del lago nel quale si specchia per rimirar la sua bellezza antica
    Quasi un dipinto tra olezzi di fiori ed immagini delicate e belle …ricordi lontani che sono dedicati a posti cari al poeta belle liriche che ristorano l’anima il mio plauso sincero

  3. In questi versi, come in una visione fotografica, il bravo poeta riesce a trasmettere l’immagine di questo magico borgo che si affaccia sul famoso lago di Bolsena, descrivendo l’amenità del luogo e facendo riferimento, dal punto di vista storico, al Miracolo eucaristico e al Castello dei Monaldeschi. I miei complimenti!

  4. La potenza descrittiva di Guido, nei suoi versi, ci catapulta direttamente sul luogo, che possiamo vedere come fossimo lì, affacciati ad una finestra del castello.

  5. Bella la poesia e altrettanto bello il dipinto di Bruno……un lago incantevole veramente Regina

  6. Bella Questa Poesia del Bravo Bruno , Poeta che non ci Delude Mai . Con Questa Poesia Ci Fa Capire , a Noi Tutti Lettori , Quanto Amore Ha Verso Questi Luoghi Dove Lui , insieme alla Sua Cara Giusy Si Rintanano Sempre Molto Volentieri , Come Per Ricaricarsi , Si , Rigenerarsi . Bravo , Continua a Deliziarci con Queste Belle Poesie . Saluti a Tutti .

  7. Finalmente il poeta Bruno Guidotti questa settimana ha scritto la poesia sul lago di Bolsena di cui siamo tutti e due degli estimatori. Questa volta il nostro carissimo amico scrivendo questo bellissimo testo si è superato decantando la bellezza di questo lago vulcanico il più grande d’Europa. Guidotti comincia con il lodare Bolsena da cui il lago prende il nome, le sue limpide acque in cui ci si può specchiare, la bella vista dei colli verdi intorno pieni di uliveti e vigneti. Intorno al lago è pieno di fiori soprattutto le ortensie di cui una volta l’anno si tiene a Bolsena una sagra a livello nazionale. Bello il racconto di Santa Cristina una delle protettrici di Bolsena che i cittadini festeggiano ogni anno il 23/24 luglio chiamandoli i misteri di Santa Cristina che non sono altro che i supplizi a cui la santa venne sottoposta dal padre e dai giudici. Il poeta ci fa conoscere anche il grande castello dei Monaldeschi che domina Bolsena e ci porta a conoscenza del famoso miracolo dell’anno 1263 dove dall’ostia di un sacerdote teotonico sgorgò del sangue che macchiò il corporale (che si trova al Duomo di Orvieto) e le pietre dell’altare, comunque il fatto più importante dopo il miracolo fu la bolla del papa urbano IV transituru de hoc Mundo il giorno 11/08/1264 con cui venne istituita la festività del corpus domini a tutta la chiesa universale. Ringrazio di vero cuore il mio amico Bruno Guidotti che mi ha dato il modo di far conoscere a tanta gente le meraviglie del lago di Bolsena.

  8. Da bolsenese, non posso certo rimanere indifferente a questa composizione, omaggio ad una cittadina ricca di storia e tradizioni, che ogni anno riesce a regalare emozioni anche a chi è soltanto di passaggio! Il poeta in questi versi riassume i capisaldi della nostra tradizione: Santa Cristina, vergine e martire del III secolo dopo Cristo, che ha dato uno dei più grossi esempi di fede durante la persecuzione dei cristiani (l’Editto di Costantino verrà redatto non troppi anni dopo la sua morte): i suoi martiri vengono rappresentati ogni anno in quadri plastici (citati nella composizione) chiamati “misteri” ; il Corpus Domini, segno costante della presenza di Cristo nell’Eucaristia: Bolsena è il fulcro di questa festa, conosciuta ed onorata in tutto il mondo. Nel 1263 un sacerdote boemo – Pietro da Praga – in viaggio in ritorno da Roma decise di fermarsi a Bolsena per dire messa. Dubbioso sulla presenza di Cristo nell’Eucarestia, dovette ricredersi quando dall’ ostia inizió a sgorgare sangue vivo. La festa delle ortensie, evento che riempie la cittadina di colori e profumi….
    E non ho detto praticamente nulla ancora…

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